Paziente ricoverato all’Umberto I, “mi avete curato bene”

Un paziente, residente ad Enna, è stato in cura all‘Umberto I di Enna ed ha da poco terminato il suo percorso terapeutico. E’ stato sottoposto ad un intervento chirurgico e poi ha seguito un piano di riabilitazione nella stessa struttura. L’uomo, C.A., assicura di avere avuto un’assistenza, sanitaria e umana, di eccellenza e così ha deciso di scrivere una lettera alla direzione dell’Asp ed all’assessorato regionale alla Salute per testimoniare la sua esperienza positiva in un ospedale siciliano. Ha anche voluto scattare una foto insieme allo staff medico che lo ha avuto in cura.

La lettera del paziente

“Mi complimento per l’eccellenza che ho trovato presso l’ospedale Umberto I. Inizio con il personale del Pronto Soccorso che, in seguito all’improvvisa patologia, si è adoperato con prontezza. Dopo la visita del chirurgo reperibile, mi hanno trasferito – racconta il paziente nella sua lettera – al reparto di Chirurgia, completamente rivoluzionato, diretto dal dottor Centonze con una squadra a dire poco eccellente e con un servizio, a partire dalla caposala a tutto il personale infermieristico, molto professionale.
Inoltre, ho fatto fisioterapia presso il servizio diretto dal prof. Francesco Pegreffi, con lo staff di medici veri professionisti e il personale sanitario e infermieristico puntuale e accogliente. Mi sono sentito ‘coccolato’. Grazie a tutti.”

Le criticità della sanità ennese

Nel corso dell’incontro, tenutosi ieri alla Kore, a cui hanno preso parte l’Asp e la Cisl, sono emersi i dati legati alla situazione della sanità nell’Ennese. Emerge che ci sono cittadini che rifiutano di curarsi per la lunghezza eccessiva delle liste d’attesa e per i costi elevati di cure private, inoltre la percezione dell’inefficienza della sanità siciliana costringe l’utenza ad emigrare in strutture del Nord Italia e poi c’è anche il tema dell’affollamento dei Pronto soccorso, spesso per casi lievi, da codice bianco, che rischiano di penalizzare pazienti più bisognosi di cure.

Gli ospedali di comunità

La nuova sfida si chiama ospedali e case di comunità, da finanziare con i fondi del Pnrr, che avranno il compito di alleggerire il peso sui 4 ospedali dell’Ennese. Emanuele Cassarà e Mario Zappia, rispettivamente direttore sanitario e commissario dell’Asp, hanno annunciato importanti novità: “Grazie a poderosi fondi del Pnrr, entro i prossimi mesi, in tempi eccezionalmente rapidi, attiveremo Centrali operative territoriali a Enna e Nicosia, Ospedali di comunità ad Agira e Leonforte e Case di comunità a Enna, Nicosia, Piazza Armerina, Leonforte e Barrafranca”