Eventi e turismo, la Pro loco “scommette” sui social
Calascibetta - 14/05/2024
L’uso dei social per promuovere gli eventi ed il territorio. E’ la scommessa vinta dalla Pro loco di Calascibetta secondo quanto afferma la sua vicepresidente, Sara Savarino, che traccia il lavoro fin qui svolto dai giovani soci e dai volontari del servizio civile, il cui battesimo sui social si è avuto con la Sagra della salsiccia.
Come è nata l’idea
“L’idea di utilizzare i canali social per la promozione del territorio di Calascibetta è nata dall’esigenza di rispondere ad uno dei requisiti del bando di “Sagra di qualità”, un’iniziativa promossa dall’Unpli , Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, per promuovere le sagre che valorizzano il territorio, i suoi prodotti tipici e le tradizioni.
I punti di forza del territorio
La vicepresidente spiega il lavoro della Pro Loco per rafforzare e consolidare uno degli eventi più importanti di Calascibetta. “La Sagra della Salsiccia, alla sua 52esima edizione (organizzata per il 31 agosto, 1 e 2 Settembre) e conosciuta – dice Savarino – dai più come la Sagra di Buonriposo, ha ricevuto il marchio di sagra di qualità durante una cerimonia che si è svolta presso il Senato della Repubblica l’11 marzo 2024. Tra le tante attività che hanno consentito alla Pro Loco di raggiungere questo riconoscimento, un rilievo particolare è stato assunto da brevi filmati sulle fasi salienti dei momenti “imperdibili” della festa di Buonriposo”.
I video sui siti di interesse storico
Sui social, i giovano soci hanno scelto di mostrare dei video, riproducenti i tesori del paese, per attirare un maggior numero di follower e questo format sarà ripetuto.
“La scaletta dei video ha, infatti, come primo protagonista proprio la Pro Loco, associazione da sempre in prima linea nella promozione del territorio, con il suo Info – Point presenziato da volontari pronti a fornire tutto il materiale utile alla visita della città. E così sui social media questi giovani volontari mostrano i siti oggetto di interesse di Calascibetta come le grotte di via Carcere, la chiesa Madre (fu Regia Cappella Palatina), piazza san Pietro con il suo “Poggio del Conte Ruggero d’Altavilla” e il Villaggio Bizantino di Vallone Canalotto”