Agricoltori si incatenano in Prefettura, “siamo stati abbandonati”

Una delegazione del presidio Dittaino che, da mesi protesta per le gravi condizioni del comparto agricolo e zootecnico, si è presentata questa mattina davanti alla sede della Prefettura. I manifestanti hanno deciso di incatenarsi per denunciare “l’immobilismo della politica” ed uno di loro ha portato con se un cartello con un messaggio molto chiaro: “L’agricoltura muore e lo Stato ride”.

Agricoltura alle corde

Gli esponenti del presidio Dittaino, tra i più strenui sostenitori delle rivendicazioni degli agricoltori, continuano a dire che sono ormai alle corde: la siccità ha prosciugato i raccolti e contestualmente il foraggio per gli animali, “che continuano a morire”, e con l’estate alle porte, legata ai problemi idrici di questa provincia a causa di una rete colabrodo e degli invasi sempre più poveri di acqua, la situazione rischia di collassare.

L’attacco al ministro Lollobrigida

“Aspettiamo ancora i decreti che possano aiutare il nostro comparto” rilancia un agricoltore che prende di mira anche il ministro della Sovranità alimentare e dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, protagonista, nei giorni scorsi in Parlamento, di una clamorosa gaffe, quando, rispondendo ad una domanda di un deputato del Piemonte, ha detto che “per fortuna la siccità ha colpito la Sicilia”. “Sono affermazioni gravi – ha detto un manifestante davanti alla Prefettura di Enna – per questo ci aspettiamo che venga dimissionato”.

L’appello ai parlamentari ennesi

Contestualmente, i manifestanti hanno lanciato un appello alla deputazione regionale e nazionale ennese, “perché davvero prendano in considerazione le nostre istanze, si facciano sentire perché sono i nostri rappresentanti e devono difendere il territorio che li ha eletti”.