Valguarnera dimentica i suoi figli illustri

Si celebrano giustamente gli eroi italici ma non si onorano gli illustri personaggi del paese. Da oltre vent’anni ma senza alcun risultato, nonostante varie petizioni e interrogazioni varie, viene chiesta a Valguarnera l’intitolazione di una strada al concittadino illustre Girolamo Valenti (1892-1958), grande giornalista e scrittore che si è distinto per il suo impegno sociale, culturale e politico sia in Italia che negli Stati Uniti, annoverato tra gli italiani di grande valore della colonia italo-americana.

Valenti citato nei libri di storia

Il suo nome è citato in vari libri di storia moderna di caratura internazionale e di studi di Università italiane e straniere ove viene sottolineato non solo l’attività di giornalista ed editore negli Stati Uniti, ma principalmente la sua lunga ed ininterrotta attività di oppositore al regime fascista. A richiederne più volte l’intitolazione sono stati in tanti: recentemente attraverso un atto di indirizzo la consigliera comunale
Filippa Greco, ma da tanto tempo anche attraverso lettere e petizioni, sia lo scrittore Enzo Barnabà che il neo cavaliere che vive negli Stati Uniti Chiara Mazzucchelli che sul caso aveva scritto tempo fa: “Intitolare
una strada, una via, o una piazza a Girolamo Valenti è tributare il giusto riconoscimento ad un valguarnerese che si è distinto sulla scena internazionale per il suo impegno sociale, culturale e politico. Dando degno risalto alla figura di Valenti, serve anche a tenere viva la memoria locale e ispirare i giovani valguarneresi”.

L’ex sindaco Enzo Sicilia

Un altro concittadino illustre che avrebbe meritato tantissima considerazione da parte della classe
politica, ma al quale non è stato tributato mai nulla, se non la grande riconoscenza della comunità valguarnerese, è il compianto sindaco degli anni ‘50 Enzo Sicilia, distintosi per “l’alta valenza politico-amministrativa e l’alto valore umano”. Si parlava tempo fa di intitolargli il campo sportivo, sembrava fatta ma poi tutto, non si sa perché, svanì nel nulla.

I tentativi di intitolargli il palazzo di città

Recentemente anche i consiglieri Angelo Bruno e Filippa Greco hanno chiesto l’intitolazione del Palazzo Municipale, ma senza, sino adesso, alcun risultato. A Enzo Sicilia divenuto sindaco all’età di 27 anni, viene
riconosciuto il merito- scrivono i due consiglieri nella mozione- “di aver portato la comunità in una sorta di età dell’oro, tanto da trasporne la figura su un piano decisamente leggendario”. Tra le tante opere
realizzate dalle amministrazioni targate Enzo Sicilia, si ricordano la Villa Comunale, oggi Falcone-Borsellino, realizzata nel 1958, il campo sportivo comunale e il compimento del l’importante progetto di edilizi economica popolare “Villaggio Aldisio”.

Negli anni tra il 1956 e il 1959 sarà la volta della Piazza Francesco Lanza che verrà pavimentata e
attrezzata di verde e pubblica illuminazione; nel 1957 sempre per sua iniziativa si ottiene l’istituzione della “Scuola di avviamento professionale a indirizzo agrario”, divenuta nel 1962 “Scuola media Angelo Pavone”. Anche a questi due grandi concittadini va sicuramente dedicato un grande riconoscimento.