A settembre la Carta Dedicata a Te da 500 euro, ecco come averla

La nuova carta dedicata a te 2024 in Sicilia. Quando arriva? Come averla? Isee? Chi ne ha diritto? Tra pochi giorni sarà disponibile la nuova social card da 500 euro (+40,3 euro rispetto al 2023),  è destinata ad oltre 1,3 milioni di persone. Il via a settembre, I nuclei familiari con un reddito Isee basso (uguale o inferiore a 15.000 euro) riceveranno autonomamente la carta che gli verrà assegnata dal Comune di riferimento.

La carta “Dedicata a te‘”vale 676 milioni di euro per il 2024 ed entro settembre 2024 tutti i beneficiari avranno la disponibilità della carta. I beneficiari sono saliti a 1.330.000, più 30 mila rispetto al 2023.

Cosa si potrà acquistare con la carta Dedicata a Te

Si potranno acquistare prodotti alimentari, carburanti o abbonamenti per il trasporto pubblico. Tra i nuovi prodotti alimentari che potranno essere acquistati anche quelli Dop, ortaggi surgelati, prodotti da forno surgelati, tonno e carne in scatola. Lo spiega il ministro dell’Agricoltura e sovranità alimentare e foreste, Francesco Lollobrigida, in occasione della presentazione della nuova social card per il 2024. Tra i costi non previsti rientrano ad esempio le bevande alcoliche oppure i prodotti non essenziali tipo i detersivi.

Cos’è la carta Dedicata a Te

“La nuova carta “Dedicata a Te” partirà dal 1° settembre per permettere una corretta distribuzione della carta attraverso i Comuni e da ritirare alla Posta. Ho sentito stamane il presidente dell’Anci che attraverso i Comuni distribuirà la carta. I controlli per garantire la trasparenza saranno fatti dall’Inps che individuerà i beneficiari”, sottolinea il ministro.

Carta dedicata a te, la durata

La normativa che regolamenta l’indennità ha un limite temporale da rispettare: i beneficiari dovranno attivare la social card (con un primo acquisto) entro il 16 dicembre 2024 e spendere i fondi entro il 28 febbraio del 2025.

Carta dedicata a te, le famiglie escluse

Tra le esclusioni previste rientrano coloro che godono di fondi per l’integrazione al reddito, di una indennità di mobilità, della cassa integrazione guadagni o di qualunque altra forma di integrazione salariale per disoccupazione involontaria.