Lacrime e palloncini per Lari, il ricordo in Lombardia ma non a Piazza Armerina
Piazza Armerina - 11/11/2024
A ricordare Lari, la studentessa di 15 anni, trovata impiccata nel giardino di casa, alla periferia di Piazza Armerina, sono state le ex compagne di squadra di pallavolo di Besozzo, in provincia di Varese, dove fino ad un anno fa la ragazzina viveva insieme alla famiglia.
Il ricordo delle ex compagne lombarde
Lari indossava la casacca della Vab, volley accademy Besozzo, ed ha lasciato un ricordo indelebile in quella comunità e soprattutto tra chi ha condiviso la passione per questo sport. Le sue ex compagne ma anche tantissimi amici si sono ritrovati insieme: ognuno di loro teneva in mano un palloncino bianco ma prima che volassero in cielo sono stati letti dei messaggi, inneggianti la vita.
Il messaggio a Lari
“Ciao, Larimar non ti lasciamo sola. Tu la vita, la forza, l’allegria, la determinazione, la bellezza, il sole e l’energia. Tu, forte in campo e forte nella vita. Non l’avresti mai buttata via, per alcun motivo. Noi ne siamo sicuri” si legge sulla pagina social della società sportiva lombarda. Nessuno a Besozzo ha mai dimenticato Lari, giocatrice molto promettente con il sogno di diventare una neurochirurga.
Nessuna manifestazione a Piazza Armerina
Manifestazioni di solidarietà analoghe non se ne sono viste a Piazza Armerina, anzi la sorella di Lari ha sostenuto che nessun compagno o compagna della 15enne si è fatto vedere così come gli insegnanti. Nella giornata di ieri, la preside della scuola frequentata da Lari è andata a trovare la famiglia sostenendo che prima era stata impossibilita in quanto non avrebbe avuto i recapiti della famiglia.
Il parroco, “la 15enne ha subito violenze”
Sulla vicenda della ragazzina è intervenuto ieri il parroco della chiesa del Sacro Cuore di Piazza Armerina. Ai microfoni del Tg3 Sicilia ha detto che “la nostra città scossa dalla morte di Lari”. E poi: “Una ragazza che ha dovuto subire violenze da parte di ciò che la circondava e forse anche di alcuni compagni”.
L’inchiesta della Procura
Sul caso c’è l’inchiesta della Procura dei minori di Caltanissetta che ha disposto l’autopsia da tenersi a Enna il 13 novembre. Si procede, al momento, per istigazione al suicidio anche se la famiglia rigetta l’ipotesi che Lari possa essersi impiccata.
La lite a scuola al centro del caso
Tutto ruota attorno a quella lite scoppiata la mattina di martedì scorso avvenuta a scuola durante la ricreazione. Secondo alcune testimonianze, che sono al vaglio della polizia, ci sarebbe stato uno scontro tra la 15enne ed una compagna: tra le ragioni, le accuse a Lari di avere avuto un flirt con il fidanzato di quella compagna. E le sarebbero state mostrate delle immagini compromettenti ma stando ad altre ricostruzioni la vittima sarebbe stata pure circondata ed offese da altri compagni.
L’ipotesi della gogna
Insomma, una gogna ma gli inquirenti dovranno accertare la fondatezza di questi ipotesi. In ogni caso, Lari, dopo quella lite, ha chiesto ai genitori di venirla a prendere per tornare a casa ed alla madre, prima del decesso, avrebbe detto che voleva spiegarle cosa fosse accaduto. La ragazzina è rimasta nella sua proprietà da sola e dopo 45 minuti la madre ha trovato il suo cadavere appeso ad un pino. Lei sostiene che non può essersi suicidata.