La Città universitaria ma senza pianificazione

Nella vita delle comunità ci sono momenti in cui è la classe dirigente ad indicare la direzione di marcia e momenti in cui, viceversa, è la comunità stessa ad aprire gli occhi alla rispettiva classe dirigente. E’ quest’ultimo il caso che si sta verificando a Enna, in cui la classe dirigente ha preso coscienza tardivamente della vocazione universitaria della città, basti pensare che la Kore è giunta al suo ventesimo anno d’età.

Gli investimenti degli imprenditori

Gli imprenditori ennesi, che da anni hanno investito con profitto sulla capacità ricettiva attraverso “b&b”, “case vacanze” e “affitta camere”, hanno pure saputo cogliere le opportunità offerte dal PNRR per il potenziamento del fabbisogno di posti letto in residenze per studenti universitari, candidandosi con proprie proposte progettuali al bando pubblicato lo scorso febbraio 2024 dal Ministero dell’Università.

I finanziamenti

Sono stati infatti presentati sei progetti da altrettanti imprenditori che stanno credendo nella “città universitaria”. La RGR Servizi e Ricerca SRL ha presentato un progetto per un importo di 798.666,4 euro, la GE.TU.AL. SRL per un importo di 2.236.265,92 euro, la RICCA SRL per un importo di 1.118.132,96 euro, la VAMAGEST SRL per un importo di 958,399,68 euro, la FONDO PROSERPINA SRL con due progetti, di 2.316.132,56 e 1.597.332,80 euro.

Manca progettualità

Ora, è fin troppo evidente che tali iniziative che andrebbero incentivate e “coccolate”, richiedono una visione e una progettualità di cui ancora oggi è sprovvista la città. Assente del tutto è l’azione programmatica in termini di servizi collaterali. Il Comune è così costretto ad inseguire atomisticamente i fabbisogni che di volta in volta emergono dal basso in assenza di programmazione e pianificazione degli interventi. Indicatore sintomatico di tale superficialità è, ancora oggi, l’assenza di uno specifico assessorato comunale per lo sviluppo della “città universitaria”.