Tariffe idriche, Comitato ai sindaci, “stop ad aumenti”

Il Comitato Senzacquaenna ha scritto ai sindaci facenti parte dell’Ati idrico perché, in occasione della prossima assemblea, prevista per il 22 di marzo, elaborino, in merito alle tariffe, una proposta, in assenza della quale passerà quella di AcquaEnna che prevede un aumento del 7%.

La comunicazione dell’Arera

Secondo quanto sostenuto dal Comitato, l’Arera, Autorità di regolazione per Energia reti e ambiente che svolge attività di regolazione e controllo nei settori dell’energia elettrica, del gas naturale, dei servizi idrici, del ciclo dei rifiuti, “aveva già avviato il 10 settembre del 2024 la procedura di invito all’Ati per la formulazione delle nuove tariffe”, in mancanza della quale “saranno approvate quelle proposte dal gestore privato”.

L’immobilismo dei sindaci

Nella tesi dei vertici del Comitato, i sindaci si sarebbero resi responsabili di immobilismo. “In tutti questi mesi, nonostante il preavviso di Arera nessuno si è mosso” e questo vuol dire che “se i sindaci non presenteranno una proposta alternativa entro la fine del mese, sarà presa per buona la proposta del gestore, che reca certamente aumenti consistenti”.

L’appello ai sindaci

Il Comitato ritiene che un eventuale incremento delle tariffe non sarebbe affatto ammortizzato “da presunti contributi regionali”, tenuto conto che nell’amministrazione regionale non ci sarebbero risorse previste in bilancio. Per questo motivo, “rivolgiamo, pertanto, un fermo invito a tutti i Sindaci del territorio a fare il proprio dovere in sede di assemblea, elaborando una proposta alternativa”.

Aumenta tutto

“In un momento in cui aumenta praticamente tutto e con le tariffe più alte d’Italia, sembrerebbe davvero un paradosso insostenibile incrementare ancora le bollette e questa volta davvero i cittadini, che devono vigilare sull’operato dei propri rispettivi Sindaci, potrebbero perdere la pazienza” chiosano gli esponenti del Comitato.