Giornalista denunciata da Rugolo, attesa per decisione del gip

Udienza davanti alla presidente del Tribunale di Enna, Cristina Russo, in funzione di Gip, per Pierelisa Rizzo, la giornalista denunciata per “diffamazione e diffusione di atti procedurali” da Giuseppe Rugolo il sacerdote condannato a 4 anni e mezzo di carcere dal Tribunale di Enna, per violenza sessuale su minori.

La vicenda

La procura aveva chiesto l’archiviazione cui è seguita l’opposizione dei legali di Rugolo. Rizzo è accusata di avere pubblicato su facebook degli stralci tratti dall’ordinanza di arresto del prete in risposta ad una testata giornalistica che avrebbe screditato l’operato della procura e della polizia, sostenendo che nei supporti informativi di Rugolo non ci fossero contenuti pornografici.

La difesa

L’avvocato della Rizzo, Eleanna Parasiliti Molica ha chiesto ed ottenuto la produzione dell’ordinanza di arresto del prete, che contiene proprio quegli stralci pubblicati dalla giornalista per provare che, comunque, quelle notizie erano già di pubblico dominio dall’aprile 21, perchè pubblicate anche da altre testate e non apprese a seguite delle udienza a porte chiuse nell’ambito del processo a Rugolo. L’avvocato Parasiliti, ha sottolineato come i legali di Rugolo avessero chiesto il sequestro dei supporti informatici e cellulari della giornalista, nel maldestro tentativo di colpire i legali di Antonio Messina, il giovane archeologo che ha denunciato Rugolo, sospettati di avere diffuso atti procedurali. La Pm, Stefania Leonte, presente in aula, ha insistito, cosi come l’avvocato Parasiliti nella richiesta dell’archiviazione. La giudice si è riservata di decidere.