Il caso Calascibetta, la Dc rigetta le accuse di tradimento

Di Giacomo Lisacchi

Rimane ancora accesa la diatriba tra i consiglieri comunali del “Patto Civico per Calascibetta” in cui Salvatore Dello Spedale La Paglia e Carmelo Lo Vetri accusano il consigliere Giuseppe Di
Franco, facente parte della medesima coalizione, di aver contribuito, nella recente competizione
provinciale, all’elezione a presidente del sindaco Piero Capizzi, candidato della coalizione del
centrosinistra.

Le accuse di trasformismo

Da qui le accuse di “trasformismo”, di “bassa politica, spudorata e avallata dai vertici Dc di Palermo” e di “tradimento” che “oscura l’immagine del partito di Totò Cuffaro a livello regionale”. Dunque, non sono settimane facili quelle che stanno vivendo i componenti del Patto Civico che danno la stura a nuove polemiche. Secondo quanto sostengono Dello Spedale e Lo Vetri in un recente articolo su Vivienna, “è evidente che la segreteria regionale fosse a conoscenza del comportamento anomalo del suo candidato di punta ad Enna, membro del direttivo nazionale della Dc. Il Partito, dunque, ha autorizzato il consigliere Di Franco a dichiararsi della Dc, nonostante abbia manifestato apertamente di aver votato alle Provinciali il presidente alternativo al centrodestra, non rispettando così i principi di lealtà della Dc, i propri alleati e i propri elettori. A Enna, pertanto, sono state disattese, vergognosamente, le direttive imposte dal partito in tutte le province siciliane”.

Le parole di Rampulla

Sulla vicenda, il segretario provinciale della Dc, Nello Rampulla, prende posizione dichiarando: ”E’
doveroso fare alcune precisazioni –afferma – a tutela dell’immagine e della coerenza politica della
Democrazia Cristiana in provincia di Enna. La segreteria provinciale e regionale della DC è sempre
stata leale con la coalizione di centrodestra e soprattutto se la coalizione di centrodestra è coerente e
leale con se stessa. Scelte o dichiarazioni di singoli esponenti della DC non impegnano il partito.
Eventuali problemi personali tra Di Franco, Dello Spedale La Paglia e Lo Vetri, non possono
riguardare in alcun modo la Democrazia Cristiana. Sono questioni che esulano dall’attività politica
del nostro partito e non riflettono il nostro operato sul territorio. Infine – continua Rampulla – l’idea
che Di Franco agisca come proconsole del segretario nazionale Totò Cuffaro è del tutto infondata.
Cuffaro stesso ha sempre dichiarato che i candidati alle provinciali erano tutti sullo stesso piano,
senza preferenze o appoggi particolari e i risultati ne sono testimoni. Pertanto, invito i consiglieri
Dello Spedale La Paglia e Lo Vetri a cercare i traditori altrove e a non permettersi di darci lezioni”