Processo Rugolo, pm chiede condanna, scintille in aula tra gli avvocati
Enna-Cronaca - 12/06/2025
E’ slittata al primo luglio la sentenza del processo d’Appello che vede imputato Giuseppe Rugolo, il sacerdote condannato dal Tribunale di Enna a 4 anni e 6 mesi di carcere per violenza sessuale a danno di minori. Nell’udienza che si è tenuta stamane, il procuratore generale Antonino Patti, nella sua requisitoria, ha insistito sulla conferma della condanna ma ci sono state anche le controrepliche degli avvocati di parte civile e del responsabile civile della Curia oltre che del legale della parrocchia di San Giovanni.
La ricostruzione del legale della parrocchia di San Giovanni
Non sono mancate le scintille in aula tra gli avvocati. Mauro Lombardo, legale della parrocchia di San Giovanni ha sostenuto che Antonio Messina, l’archeologo ennese che ha denunciato gli abusi, avrebbe mentito sulla natura dei rapporti con Rugolo.
Scintille in aula
Di contro, l’avvocato, Gabriele Cantaro, difensore della Curia ha sostenuto che sarebbe stata la famiglia della vittima a chiedere 25 mila euro al vescovo Rosario Gisana. L’avvocato della parte civile, Eleanna Parasiliti Molica ha raccontato come sarebbe stato proprio un notaio di Enna a mettere in guardia Gisana dal consegnare in contanti la cifra.
La trattativa sarebbe saltata perché Antonio Messina avrebbe preteso che nella casuale ci fosse scritto “risarcimento danno” e non “borsa di studio” come avrebbe voluto il vescovo. Lo stesso avvocato Parasilliti Molica ha mostrato alla corte una serie di immagini a sfondo sessuale che vedrebbero al centro il sacerdote in atteggiamenti intimi con dei giovani.