De Luca (M5S) incontra i vertici dell’Asp per verificare l’attuazione dei budget di salute

Prosegue il ciclo di incontri territoriali promossi dall’on. Antonio De Luca, accompagnato dal psichiatra Fiorentino Trojano, componente del Comitato salute mentale dell’Assessorato Regionale, per verificare lo stato di attuazione del Budget di Salute nelle diverse province siciliane. Questa mattina si è tenuto a Enna un incontro istituzionale con il dirigente generale dell’ASP, Mario Zappia, il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale, Carmela Murè, e alla presenza del collaboratore amministrativo, Adriano Licata. Settima tappa del percorso di monitoraggio avviato lo scorso marzo.

Durante la riunione è emerso che, per l’anno in corso, l’ASP di Enna ha attivato 192 Progetti Terapeutici Individualizzati (PTI) destinando lo 0,6% del proprio bilancio complessivo, grazie all’attivazione del PAL, il Piano di Azione Locale per la Salute Mentale di Comunità.

L’approvazione del PAL ha consentito all’ASP ennese di dotarsi di un fondo unico d’integrazione socio sanitaria, finalizzato alla presa in carico di persone con disabilità psichica attraverso percorsi personalizzati e progetti di vita inclusivi. Il confronto si è concluso con l’impegno dell’ASP a costituire la consulta per la sanità mentale e a coinvolgere i distretti sociosanitari nei progetti relativi ai budget di salute.

Nel pomeriggio, l’on. De Luca, insieme alla coordinatrice provinciale del M5S, Rosalba D’Accordo, ha incontrato le associazioni dei familiari e gli enti cogestori, per un confronto diretto sulle criticità riscontrate nella fruizione del budget. Tra le criticità lamentate, la necessità di costruire una rete strutturata degli utenti, il potenziamento dell’integrazione socio-sanitaria e la continuità della presa in carico oltre il limite attuale dei due anni, oggi fissato per i PTI.

«Questi momenti di confronto – ha affermato l’on. De Luca – sono fondamentali per restituire un quadro aggiornato dello stato di attuazione del Budget di Salute in Sicilia. Il modello funziona laddove c’è un impegno concreto e una governance attenta, come nel caso dell’ASP di Enna. Restano tuttavia delle criticità che dobbiamo affrontare insieme, puntando sull’ascolto e sulla co-programmazione».