Confcommercio su caro prezzi, “costi sono più alti, listini aumentati per necessità economica”
Enna-Cronaca - 17/07/2025
“Il comparto della somministrazione – bar, caffetterie, pasticcerie, ristoranti – sta affrontando da mesi un progressivo incremento dei costi operativi che inevitabilmente si riflette anche sui listini al pubblico. Non si tratta di speculazione, ma di necessità economica per garantire la continuità aziendale”. Lo afferma a ViviEnna Gianluca Speranza, direttore della Confcommercio Caltanissetta Enna, in merito all’articolo sull’aumento dei prezzi pubblicato sulla nostra testata.
I fattori che incidono sul prezzo finale
Nella sua analisi, l’esponente dell’associazione dei commercianti elenca le criticità della categoria. “Nel dettaglio, i titolari – dice Speranza – dei pubblici esercizi si confrontano con gli aumenti rilevanti delle materie prime alimentari, in particolare ingredienti freschi e di qualità – alla base di preparazioni tipiche come granite, brioche e gelati artigianali; gli incrementi nei costi dell’energia elettrica e del gas, ancora oggi ben al di sopra dei livelli pre-crisi, che pesano fortemente su attività energivore; gli aumenti nel costo del lavoro e difficoltà nel reperire personale qualificato; le tariffe crescenti per l’occupazione di suolo pubblico, che incidono sui costi fissi soprattutto nei mesi estivi ed infine gli adempimenti fiscali, sanitari e amministrativi sempre più onerosi, che richiedono investimenti costanti in formazione, sicurezza e gestione”.
“Commercianti scelgono la qualità dei prodotti”
Alla luce di questi fattori, il direttore della Confcommercio spiega che “l’alternativa al prezzo più alto non è semplicemente un prezzo più basso. È spesso una qualità inferiore del prodotto, una compressione dei servizi o, peggio, il rischio concreto di chiusura dell’attività”, per cui “molti esercenti scelgono invece di continuare a investire in ingredienti selezionati, produzione artigianale, personale formato e locali decorosi, nonostante tutto. Questo comporta inevitabilmente dei costi che vanno valutati con senso di responsabilità”.
Non colpevolizzare il comparto
Speranza rigetta una ricostruzione che va a danno del comparto. “È necessario spiegare ai consumatori perché un prodotto artigianale, servito con cura, ha un prezzo coerente con il valore che rappresenta. Dietro ogni scontrino c’è una filiera, una struttura di costi, un lavoro spesso invisibile. Oggi più che mai, servono scelte consapevoli e comunicazione equilibrata. Sostenere chi lavora con serietà è l’unico modo per garantire continuità, qualità e futuro al nostro territorio”