La “morte annunciata” delle Aree interne. Cgil, Cisl e Uil Enna incontrano presidente del Libero Consorzio e sindaci
Comunicati Stampa - 17/07/2025
“Noi non ci rassegniamo allo spopolamento. Non ci rassegniamo all’abbandono delle aree interne e al declino del territorio ennese. Per questo, abbiamo chiesto un confronto operativo al presidente del Libero Consorzio Piero Capizzi che ci incontrerà giovedì 24 insieme con i sindaci dei Comuni interessati”.
I segretari di Cgil e Cisl Enna, Antonio Malaguarnera e Carmela Petralia, insieme con Enzo Savarino, coordinatore territoriale della Uil Sicilia con delega su Enna, annunciano “la proposta di un’iniziativa condivisa da sindacati e istituzioni per contrastare carenze e opportunità negate, qui più che altrove fattori determinanti di desertificazione sociale e fuga dalle nostre comunità”. “Da tempo – aggiungono – questo tema è una nostra priorità, su cui abbiamo idee e strategie da condividere con chi ha voglia di ascoltare, volontà di agire. Così il presidente Capizzi, che abbiamo trovato disponibile ad aprire un tavolo di discussione”.
Gli esponenti sindacali dicono ancora: “Abbiamo seguito con attenzione e preoccupazione le polemiche provocate dalla pubblicazione del Piano nazionale strategico delle Aree interne, ora in corso di revisione per correggere, come noi rivendichiamo, un’impostazione che fondandosi su indiscutibili dati statistici ritiene altrettanto indiscutibile, scontata e inevitabile, la progressiva scomparsa di molti centri abitati dell’entroterra. Quindi, la rimodulazione della rete dei servizi pubblici in funzione di quella che potremmo definire una morte annunciata a cui noi diciamo no, assolutamente no!”
“Cgil, Cisl e Uil – aggiungono Malaguarnera, Petralia e Savarino – contestano che si possa parlare di Aree dove risulta impossibile, come si legge nel Piano governativo, ogni inversione di tendenza rispetto a un presente segnato da basse prospettive di sviluppo economico e deboli condizioni di attrattività. Tutto ciò accompagnato da un sempre più marcato indice di vecchiaia che, stando all’Istat, è passato tra il 2005 e il 2025 in provincia di Enna dal 121.8 al 227.3 per cento. Ovvero, da quasi 122 persone con età al di sopra dei 65 anni ogni 100 under 14 a più di 227 ultrasessantacinquenni per 100 giovani fino a 14 anni di età”. Dunque, concludono: “Insieme con donne e uomini di questa provincia vogliamo esprimere la nostra opposizione a ogni segnale di resa. Non rinunciamo a costruire futuro, non rinunciamo al futuro. Serve fare fronte comune, apprezziamo così la disponibilità del presidente del Libero Consorzio a unire gli sforzi di enti locali e organizzazioni dei lavoratori per rivendicare politiche regionali e statali di concreto e lungimirante sostegno allo sviluppo, al rilancio, di questo territorio”.