L’astensione sui soldi all’Enna calcio, il Pd si difende e accusa l’amministrazione
Enna-Cronaca - 18/07/2025
Il segretario del Pd di Enna, Giuseppe Seminara, chiarisce la posizione assunta dai Dem in Consiglio comunale in occasione del voto sul contributo del Comune all’Enna calcio pari a 50 mila euro. Soldi ancorati ad un progetto di promozione culturale e sportivo per compensare il denaro sborsato dalla società gialloverde per l’iscrizione al campionato di serie D.
Le critiche dell’amministrazione e di FdI
In sostanza, il Pd si è astenuto e questo ha creato molte polemiche politiche: l’amministrazione comunale ha stigmatizzato il comportamento “pilatesco” del Pd, più duro il commento dei circoli di FdI, per cui i Dem hanno voltato le spalle all’Enna calcio.
Le ragioni del Pd
“L’astensione del Partito Democratico è stata motivata da elementi concreti, già espressi con chiarezza in aula consiliare” taglio corto il segretario del Pd di Enna che va ad elencarli: “In primo luogo, avremmo voluto maggiore trasparenza da parte dell’Amministrazione sulle modalità di erogazione del contributo e sul profilo giuridico dell’operazione”.
Nella sua analisi, Seminara spiega che i dubbi sollevati erano legati alla copertura legale di questo contributo, inoltre “ non ci ha convinti la scelta della fonte di finanziamento: le risorse individuate provengono da fondi del GAL Rocca di Cerere, originariamente destinati alla promozione culturale e alla valorizzazione dei beni comuni. Destinare tali fondi a finalità differenti – seppure legittime nel principio – impone un dibattito pubblico aperto e una valutazione più ampia sull’impatto e sulla coerenza delle scelte amministrative”.
“Sì a piano programmatico”
Il Pd di Enna afferma anche che quando l’Enna calcio aveva lanciato l’allarme sull’iscrizione al campionato si era fatto promotore “di un piano programmatico per mettere nelle condizioni la squadra della città di avere una base solida su cui costruire la permanenza in serie D” ma, alla fine, “si è preferita un’altra strada, quella di un finanziamento una tantum che, è bene chiarirlo ai cittadini, non è finalizzato all’iscrizione al campionato in serie D (cosa che sarebbe stata illegittima) come qualcuno ha lasciato intendere ma allo svolgimento di attività di altro tipo”. Seminara, infine, sostiene che il Pd “non ha mai ritenuto sbagliato sostenere lo sport cittadino, anzi: da sempre promuoviamo una visione inclusiva della pratica sportiva come strumento educativo, sociale e culturale, tuttavia, siamo convinti che una politica sportiva seria debba essere costruita su criteri di equità, programmazione e rispetto della pluralità delle realtà presenti sul territorio”.