Blitz della Cgil nei cantieri dell’Ennese, operai al lavoro col caldo estremo

Caldo estremo e lavori all’aperto, pubblicato il terzo e ultimo dei tre mini-documentari denuncia della Fillea Cgil Sicilia che ha effettuato un tour dal titolo “Sotto questo sole”. Si tratta della terza e ultima puntata del documentario realizzato la scorsa settimana da Fillea Cgil Sicilia per denunciare come nei cantieri dell’Isola si continui a lavorare nelle giornate e negli orari più caldi, nonostante l’ordinanza del presidente della Regione, Renato Schifani.

“Non è stata una scelta ma quasi una necessità per quello che denunciamo e per le segnalazioni che abbiamo ricevuto – sottolinea Giovanni Pistorio, segretario generale della Fillea Cgil Sicilia – nella speranza che le immagini siano più esplicative delle parole. Non si pensi che con le ordinanze il problema sia risolto. Anzi, deve infatti essere chiaro che ci sono molte cose che non funzionano. Come abbiamo denunciato costantemente, infatti, a causa del caldo estremo, per costruire, si può morire, mentre molti si girano da un’altra parte per non vedere. Così la Fillea Cgil Sicilia ha deciso di effettuare un tour nei cantieri e nelle fabbriche dell’Isola per verificare il rispetto dell’ordinanza anti-caldo. Avevamo già dichiarato recentemente che avremmo fatto un mini-dossier in quanto, alla luce di ciò che sta avvenendo, registriamo un sostanziale flop dell’ordinanza. Mancano infatti i controlli e si gioca pesante sull’interpretazione della cosiddetta pubblica utilità e sulla esposizione al sole. Nel caso dei mancati controlli, denunciamo evidenti e colpevoli omissioni. Quanto alla cosiddetta pubblica utilità, c’è poco da dire; non sono ignoranti ma provano a fare i furbetti in disprezzo della normativa che invece è chiara al riguardo”.

Commenta amaro Salvo Carnevale, segretario generale della Fillea Cgil di Enna e responsabile salute e sicurezza, per la segreteria regione Fillea Cgil Sicilia: “Il video a Enna dimostra esplicitamente che i controlli non funzionano e che la produzione batte la sicurezza. Abbiamo fatto seguire al video dossier, le denunce allo Spresal, all’Ispettorato del lavoro e al nucleo dei Carabinieri e in Prefettura. Non abbiamo ricevuto una telefonata per chiederci di chiarire la vicenda. Così si restituisce l’impressione che le imprese possono essere libere di fare quel che gli pare.”

Pistorio e Carnevale concludono: “A settembre faremo incroci con le casse edili e con l’Inps, che non è perfettamente attrezzata per fornirci dati analitici. Chiederemo un progetto di installazione di 500 stazioni di misurazione alla Regione Sicilia; l’installazione di un app-alert per ottimizzare e rendere a tutti fruibile in tempo reale la situazione meteo nei cantieri e, infine, chiederemo agli enti preposti di girare i cantieri – in relazione alle previsioni meteo – una volta la settimana insieme alle organizzazioni sindacali in un tour che chiameremo “Squadra anti caldo”. È arrivato il momento di svoltare, intollerabile che tutti siano totalmente indisturbati ed è oggettivamente impossibile per noi aiutare tutti, siamo in grado di poterlo fare solo nei cantieri con rappresentanti sindacali o dove il ricatto occupazionale si percepisce di meno”.