Umberto I, inaugurato il reparto di Malattie infettive

L’ospedale Umberto I di Enna ha il suo reparto di Malattie infettive: nelle ore scorse c’è stata l’inaugurazione della sezione che dispone di 10 posti letto di isolamento e sei stanze a pressione controllata, negativa e positiva. “Un passo avanti nella lotta contro le malattie contagiose, che testimonia l’impegno dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna nel migliorare la qualità delle cure e la sicurezza di pazienti e operatori” spiegano dall’Asp di Enna.

Gli interventi

Gli interventi di adeguamento impiantistico delle stanze di degenza a pressione negativa hanno comportato la dismissione dell’esistente sistema di gestione delle pressioni negative, sostituito da un sistema elettronico di tipo automatico per la regolazione delle portate di aria.

Il direttore generale dell’Asp

Il Direttore Generale, Mario Zappia, ha evidenziato i risultati raggiunti nel campo delle malattie infettive dall’equipe del reparto, diretto dal Luigi Guarneri, sottolineando come le innovazioni tecnologiche apportate costituiscano un ulteriore baluardo nella gestione delle infezioni virali, batteriche resistenti e delle zoonosi. “ll reparto oggi rappresenta non solo un investimento in infrastrutture, ma anche un esempio di come la sanità pubblica possa essere motore di prevenzione, innovazione e pianificazione”.

Guarneri, “oltre ai macchinari, ci sono le persone”

Guarneri ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto, in particolare la direzione strategica, composta dal dottor Mario Zappia, dalla dottoressa Maria Sigona, e dal dottor Ennio Ciotta; il personale tecnico e ingegneristico, tra cui il dott. Ciro Viscuso, l’ingegnere Angelo  Di Pasquale, l’ingegnere Maria Rindone, direttore dei lavori, il dott. Alessandro Zampino, in rappresentanza del Provveditorato, e i responsabili delle aziende appaltatrici. Ha illustrato le innovazioni introdotte: camere a pressione controllata negativa e positiva, sistemi di filtraggio e ricambio dell’aria ad alta efficienza, percorsi separati, elementi fondamentali per garantire la sicurezza e l’efficacia delle cure.
“Questi sistemi permetteranno di curare pazienti con patogeni ad alta contagiosità, dalle forme più gravi di tubercolosi alle infezioni virali emergenti,  senza rischiare di diffondere il contagio, proteggendo il personale, altri reparti e le famiglie”, ha affermato. “Ma il reparto non è fatto solo di mura e macchinari: il cuore pulsante di questa struttura – ha aggiunto – sono le persone, medici, infermieri, operatori socio-sanitari e tecnici, professionisti che ogni giorno scelgono di affrontare i rischi delle malattie infettive per proteggere la salute degli altri”.