Nuova perdita dalla diga Olivo ma il prelievo dall’Ancipa diventa un caso

Nuovo caso di spreco d’acqua nell’Ennese. Lo segnala il deputato regionale del Pd, Fabio Venezia, che annuncia la presentazione di una interrogazione parlamentare per “chiedere un intervento urgenti per porre fine a questo scempio”. La perdita riguarda una delle condotte della diga Olivo e non è la prima volta, come, peraltro, denunciato dallo stesso esponente del Pd nelle settimane scorse.

Venezia, “si perdono migliaia di metri cubi di acqua”

“Mentre l’attività di irrigazione – dice Venezia – in molte zone della Sicilia procede a singhiozzo e gli agricoltori non vengono messi nelle condizioni di programmare per tempo le coltivazioni, in contrada Bucciarria, nel territorio di Barrafranca, si perdono migliaia di metri cubi d’acqua al giorno a causa delle perdite delle condotte di distribuzione della Diga Olivo e della mancanza di interventi di manutenzione straordinaria da parte del Consorzio di bonifica”.

Il caso Ancipa

Fa discutere la decisione della Regione di sottrarre acqua dalla diga Ancipa per fornire risorse idriche alle aziende della Piana di Catania. Pure su questo punto, il deputato regionale del Pd, Venezia, è intervenuto mostrando perplessità.

“La risorsa idrica si poteva prelevare dalla Diga Pozzillo, visto che lo scorso mese di febbraio, al fine di effettuare i lavori di manutenzione sull’invaso, sono stati scaricati sul fiume Salso circa 8 milioni di metri cubi d’acqua che si sono persi irrimediabilmente e che invece potevano essere utilizzati per l’irrigazione agricola senza ricorrere all’acqua dell’Ancipa, che andrebbe invece gestita in maniera più oculata e utilizzata quasi ed esclusivamente per finalità potabili. Con 3,5 milioni di metri cubi si sarebbe potuta erogare acqua per quasi tre mesi alla popolazione dei territori ennesi e nissesi”.

“Per fare un paragone un dissalatore in Sicilia produce 3 milioni di metri cubi d’acqua in un anno ad un costo complessivo di quasi 8 milioni di euro. Una situazione paradossale rispetto alla quale chiediamo al Governo Schifani di fare chiarezza” chiosa Venezia.