Acqua contaminata, Comitato, “da tempo lo denunciamo, chi ha sbagliato deve pagare”

“È da mesi che il nostro comitato denuncia senza sosta la situazione scandalosa dell’acqua in Enna e provincia: acqua torbida, maleodorante, spesso inutilizzabile”. Lo afferma il Comitato Senz’acqua Enna che, riprendendo quanto sta accadendo a Nicosia, con il divieto di uso dell’acqua perché contaminata, sulla scorta degli esami dell’Asp di Enna, si considera una sorta di Cassandra.

“Le nostre segnalazioni, supportate dalle lamentele dei cittadini, sono rimaste inascoltate, sommerse dal silenzio e dall’indifferenza di chi dovrebbe tutelare il bene pubblico più essenziale: l’acqua potabile” fanno sapere dal Comitato che lancia un allarme.

Il caso Nicosia

“Adesso arriva la conferma più grave: a Nicosia – si legge nella nota del Comitato Senz’acqua Enna – è stata rilevata Escherichia coli nell’acqua potabile. Questo non è un semplice disservizio: è un serio pericolo per la salute pubblica. Le famiglie, i bambini, gli anziani di questa provincia vengono esposti a rischi enormi mentre chi ha il dovere di intervenire continua a ignorare la realtà o a nascondersi dietro comunicati rassicuranti”.

“Chi sbaglia deve pagare”

Il Comitato auspica che si accertino le responsabilità, per cui “se qualcuno ha sbagliato, deve pagare” e contestualmente invita i cittadini “a unirsi e far sentire la propria voce: non possiamo più accettare di pagare bollette salate per acqua sporca e potenzialmente pericolosa”

“Se le istituzioni continueranno a rimanere immobili, siamo pronti a intraprendere ogni azione possibile, anche nelle sedi giudiziarie, per difendere la salute e i diritti della comunità” chiosa il Comitato.