Caos rifiuti, a Valguarnera niente ritiro degli ingombranti, Bruno, “ci sono discariche abusive”

Sono passati ben 6 mesi, ma sul servizio “ritiro ingombranti” è calato il silenzio. Il terremoto giudiziario abbattutosi sull’impresa Traina che gestisce il servizio a Valguarnera, scaturito da un’inchiesta della Procura di Enna, tra le altre cose, non consente più il conferimento degli ingombranti presso i capannoni di contrada Paparanza, non risultati a norma dal punto di vista igienico sanitario. La gente è veramente in
difficoltà e sono tante le segnalazioni che giornalmente riceviamo. Del problema ce ne eravamo occupati circa due mesi fa ma da allora nulla è cambiato.

Si creano delle discariche abusive

Chi si trova a casa reti, materassi, mobili, sedie e suppellettili vecchie non fa altro che accatastarli in qualche angolo di casa perché non sa dove andarli a buttare. Il rischio è, come avvenuto in qualche caso, che non trovando il luogo deputato ove conferirli, qualcuno pensa di risolvere il problema a modo proprio, andandoli a buttare in luoghi appartati di campagna, formando così delle discariche abusive.

La segnalazione di Bruno

A chiederlo adesso insistentemente che fine ha fatto il ritiro degli ingombranti è il consigliere di
opposizione Angelo Bruno: “Ho fatto diverse segnalazioni all’ufficio Ambiente e all’ufficio Tecnico ma non ho ricevuto ancora risposte esaustive. Il rischio molto serio è che aumentino le discariche abusive. E quindi chiedo alla sindaca, cosa devono fare i cittadini, visto che da 6 mesi il servizio è bloccato? Alimentare discariche abusive? La sindaca- continua Bruno- non fa altro in questi giorni che pubblicizzare,
attraverso post, l’ordinaria amministrazione, ma ha trovato la soluzione su come risolvere il problema per un servizio che i cittadini pagano profumatamente e per i quali non sanno più a chi rivolgersi?” Alla prima cittadina abbiamo chiesto in passato come trovare la soluzione, ma non abbiamo ancora ricevuto
risposta. L’errore, a nostro avviso, come abbiamo già ripetuto, è non essersi dotato nel tempo, alla stregua di altri Comuni, di un centro raccolta rifiuti, finanziato da fondi pubblici.

Foto d’archivio