Agli studenti non piace Scienze applicate, il liceo chiude per mancanza di iscritti
Valguarnera - 16/09/2025
Tante aspettative, tanto compiacimento, ma alla fine rammarico e delusione. La classica campanella di inizio anno scolastico della 1^ classe del liceo scientifico “scienze applicate” a Valguarnera come si prevedeva, non è suonata per mancanza di iscritti. L’ufficialità è arrivata poco prima dell’inizio del nuovo anno e quindi anche quella flebile speranza o quel lumicino di speranza che ancora permaneva sono naufragati come neve al sole.
La sconfitta
Quei 13 alunni c nella tarda primavera avevano effettuato l’iscrizione e che con molta probabilità avrebbe consentito il placet delle autorità scolastiche regionali, l’uno dopo l’altro hanno chiesto il nulla- osta preferendo altri istituti superiori della provincia. “Una sconfitta per la comunità” aveva dichiarato qualche mese fa il dirigente scolastico Maria Stella Gueli e così è, perché forse non si è saputo comprendere
appieno l’importanza e le potenzialità di avere un liceo a Valguarnera, un liceo che avrebbe potuto far alzare il tasso culturale della piccola cittadina. Tra l’altro un liceo considerato di prima fascia, visto che si
trattava di un indirizzo innovativo che prevedeva per gli allievi conoscenze avanzate negli studi legati alla cultura scientifico- tecnologica, alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche, all’informatica e alle loro applicazioni.
Un’occasione persa
Sull’argomento abbiamo risentito di nuovo la preside, ma questa volta ha preferito non rilasciare
dichiarazioni. Il nuovo corso di studi sarebbe dovuto sorgere comunque, presso l’istituto G. Magno, ove ha oggi sede il professionale per il commercio, che per la novità dell’offerta formativa avrebbe potuto
attrarre anche studenti dei paesi vicini. Si ricorda il compiacimento della sindaca Draià e dei maggiori vertici politici provinciali quando nello scorso inverno è filtrata la notizia.
Si potevano evitare i viaggi a Piazza Armerina
Ma così non è stato. Si sarebbe potuto fare di più? A detta di molti sicuramente sì. Il Comune, ad esempio avrebbe potuto prevedere degli incentivi per i nuovi iscritti, in denaro o in buoni libro, allo scopo di non farli emigrare in altre scuole della provincia e forse anche risparmiando, considerato che una
notevole quota di compartecipazione per i pendolari giornalieri verso le scuole di Enna e Piazza Armerina la paga proprio l’Ente. Ma anche le famiglie dei nuovi iscritti non sono esenti. Forse non hanno compreso
appieno il significato di avere sul luogo un liceo di primissimo livello che avrebbe, tra l’altro, evitato ai propri figli notevoli sacrifici. Alzarsi prima la mattina, sobbarcarsi giornalmente in un viaggio, rientrare a casa non prima delle 14,30. E’ andata così e non c’è niente da fare, si spera che l’anno prossimo, come auspicato dalla stessa dirigente scolastica nella scorsa intervista, possa riaprirsi di nuovo una finestra, di certo non sembra un compito tanto facile.