Le mini unioni comunali contro lo spopolamento
Enna-Cronaca - 28/09/2025
Continuare a nascondere la testa sotto la sabbia come gli struzzi per evitare di guardare in faccia la realtà dello spopolamento in corso nelle nostre aree interne è una pratica che deve cessare immediatamente. Occorre individuare contesti territoriali a geometrie variabili e, di conseguenza, nuovi modelli di
governance. Dopo il fallimento della strategia nazionale per le aree interne le cui risorse sono state drenate solo per finanziare progetti d’interesse comunale sprovvisti della necessaria visione d’area vasta, è arrivato il momento di sperimentare le aggregazioni comunali sulla base delle affinità territoriali.
Le mini unioni comunali
Mini unioni comunali capaci di condividere le politiche differenziando scelte, servizi e dotazioni infrastrutturali. Enna, Calascibetta e Villarosa (piuttosto che Leonforte, Assoro e Nissoria) potranno essere i primi Comuni ad aggregarsi attorno ad un unico progetto di area vasta. Ognuno di questi Comuni dovrà
specializzarsi in un settore e gli altri dovranno impegnarsi a convergere le rispettive attenzioni, evitando lo spreco di risorse finanziarie ed umane per replicare nel medesimo ambito territoriale servizi ed iniziative.
Le specializzazioni dei Comuni
Anche Enna, che una volta era il Comune capoluogo di provincia, dovrà rassegnarsi di fronte alla triste realtà, rinunciando ad avere tutto sotto il proprio campanile. Due sono i settori che più di altri si prestano per questo tipo di sperimentazione. Quello sportivo e quello dei servizi alla persona. E’ del tutto inutile doppiare o triplicare iniziative mantenendo una qualità scadente. L’obiettivo, al contrario, dovrà essere quello di differenziare per specializzare.
Il piano per Enna, Calascibetta e Villarosa
A meno che non si voglia calpestare il principio di costituzionale di solidarietà, per il quale occorre rimuovere gli ostacoli economici e sociali che limitano la libertà e l’uguaglianza, per garantire il pieno sviluppo della persona e la partecipazione di tutti i lavoratori, Villarosa, il cui destino è più segnato degli
altri, ben potrebbe diventare la città in cui localizzare tutti i servizi alla persona di tipo socio-assistenziale. Calascibetta potrebbe essere individuata come polo d’eccellenza per alcune discipline sportive ed Enna potrebbe mantenere l’indubbia vocazione universitaria. Il primo Sindaco che si farà carico di ragionare su questi nuovi modelli di governance del territorio meriterà il nostro plauso.