“In Sicilia più scandali che opere”, il M5S a Enna lancia la sfida per Regionali e amministrative
Enna-Cronaca - 27/10/2025
“L’imperativo è uno solo, mandare a casa il governo peggiore della storia: la Sicilia è in agonia, il tempo stringe, se vogliamo salvarla dobbiamo fare rete al più presto con tutte le forze progressiste che ne hanno veramente a cuore le sorti, non solo a parole”. Lo ha detto a Enna il coordinatore siciliano del M5S, Nuccio Di Paola, a margine dell’assemblea del Movimento a Enna che ha visto la presenza, oltre che di attivisti e simpatizzanti, di deputati (nazionali, regionali e l’europeo Giuseppe Antoci), sindaci, consiglieri comunali e di circoscrizione, coordinatori dei gruppi territoriali e componenti dell’organizzazione del M5S per cominciare a discutere di progetti e programmi in vista dei prossimi appuntamenti elettorali: le amministrative in programma in tantissimi Comuni siciliani nel 2026 e le Regionali del 2027.
Le alleanze
“Parleremo con tutte le forze politiche e civiche alternative alla destra poltronista, brava a fare favori solo ai trombati della politica e a chi sta a cuore ai partiti della maggioranza. E lo faremo sulla base di solidi temi condivisi e di programmi sui quali già stiamo cominciando a lavorare. Da questa meravigliosa e partecipatissima assemblea, oggi parte la spallata al governo Schifani, noi ci proponiamo come capofila dell’alternativa al suo pessimo esecutivo”.
La crisi del sistema sanitario
“I disastri di questo governo – dice Di Paola – sono sotto gli occhi di tutti, non li vede solo chi non li vuole vedere, e basta guardarsi attorno per rendersene conto. Famiglie e welfare sono in ginocchio, l’agricoltura affonda anche a causa della siccità, la sanità, come dice il recentissimo rapporto Gimbe che colloca la Sicilia al penultimo posto in Italia, è in agonia, e mentre strade e infrastrutture sono un disastro ovunque nell’Isola, si arriva all’assurdo di esultare per l’inaugurazione, in pompa magna a Palermo, di un semplice svincolo che arriva dopo 40 anni. Primeggiamo solo per incendi, scandali e occasioni perdute. I siciliani devono aprire gli occhi una volta per tutte e tornare in massa a votare, dobbiamo fare una sorta di guerra santa contro l’astensionismo. Chi non vota deve capire che perde non solo la possibilità di decidere del proprio futuro, ma anche il diritto a lamentarsi a urne chiuse”.