Rito abbreviato per Gisana, la difesa, “dagli atti emerge insussistenza della falsa testimonianza”
Enna-Cronaca - 30/10/2025
Il rito abbreviato non per ottenere uno sconto di pena ma per accelerare il giudizio verso l’assoluzione. E’ in sintesi il pensiero dei difensori del vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, finito sotto processo, insieme al vicario Vincenzo Murgano con l’accusa di falsa testimonianza.
I difensori del vescovo Gisana
“In relazione alle notizie di stampa da cui risulterebbe che la richiesta di rito abbreviato formulata nell’interesse di Mons. Gisana sarebbe funzionale solo a ottenere uno sconto di pena – si legge nella nota dei due legali del vescovo di Piazza Armerina, gli avvocati Gabriele Cantaro e Pierfrancesco Bruno – riteniamo di dover chiarire, invece, come si tratti di un’istanza di definizione del giudizio allo stato degli atti che, a loro avviso, prefigurano ictu oculi l’insussistenza del reato di falsa testimonianza”.
La precisazione
Quanto al mancato avviso dell’udienza nei confronti del Ministero della Giustizia, che gli stessi difensori del Vescovo hanno evidenziato, “costituisce un rilievo svolto al solo fine di sottolineare l’incongruenza di un capo d’imputazione in cui viene indicato come persona offesa il sig. Antonio Messina in luogo dell’effettivo titolare dell’interesse giuridico tutelato dall’art 372 codice penale”