Valguarnera al voto, Interlicchia dice no a Speranza

Elezioni amministrative 2026. L’appello all’unità della coalizione di minoranza, lanciato giorni fa dal capogruppo PD di Valguarnera Giuseppe Speranza, che si contrapporrà a quello dell’attuale sindaco Francesca Draià, non è affatto condiviso da Giuseppe Interlicchia, probabile terzo competitor a candidato sindaco.

Il gruppo che fa capo a lui, al momento conta tra le fila dell’opposizione un proprio consigliere, Enrico Capuano. Interlicchia nel 2010, in quota PD, è stato un collega consigliere di Speranza mentre nel primo scorcio dell’attuale legislatura è stato ragioniere capo del Comune a guida Draià.

Il no a Speranza

L’appello del suo ex compagno di partito non lo convince affatto e da quel che emerge pare voglia defilarsi da un fronte unico delle minoranze. Sono infatti più le cose che dividono l’attuale opposizione che quelle che li uniscono. “Curioso- afferma Interlicchia- questo appello all’unione da parte del consigliere Speranza, perché già nel 2010, nel ruolo di capogruppo consiliare di maggioranza, non è riuscito a garantirla, figuriamoci ad alimentarla adesso”.

Speranza, nella nota di qualche giorno fa, aveva   bocciato in toto l’attività politica-amministrativa dell’ultimo decennio della sindaca Draià con particolare riferimento all’attività finanziaria, della quale Interlicchia nell’attuale legislatura è stato ragioniere capo del Comune per oltre un biennio. Speranza infatti diceva che quella della sindaca è stata un’attività finanziaria che ha portato l’Ente al quasi dissesto finanziario. Interlicchia nel suo intervento smentisce Speranza accusandolo di “interpretare fittiziamente il ruolo di responsabile finanziario da 15 anni e riportando informazioni e dati contabili che in passato, dal sottoscritto, e dal Collegio dei Revisori, sono stati ampiamente spiegati, ed in alcuni casi smentiti. La tiritera sugli interessi passivi, attivi e sui bilanci -scrive Interlicchia- è diventata noiosa, e non ascrivibile solamente ad un responsabile, perché l’organo che approva gli strumenti di programmazione è il Consiglio Comunale, e non il Sindaco di turno.”.

Tuttavia l’ex dirigente, pur riconoscendo le difficoltà e le criticità presenti, respinge l’idea di un Comune vicino al dissesto. Sottolinea invece gli alti livelli di riscossione dei tributi locali e la continuità nei pagamenti delle spese obbligatorie. “Anche il recente parere dei Revisori- osserva- conferma criticità note ma che si concludono con esito favorevole.” Interlicchia tuttavia non risparmia critiche all’amministrazione uscente, accusata di decisioni “poco coerenti” nella gestione del personale e nei rapporti con il Collegio dei Revisori. Da qui l’invito rivolto al sindaco a evitare nuove scelte organizzative prima delle elezioni, privilegiando invece l’approvazione del bilancio 2025-2027 per lo sblocco delle risorse sospese.

Il piano di Interlicchia

 Interlicchia infine, si proietta al voto di primavera. In vista delle elezioni comunali, il gruppo da lui guidato, come accennato, prende le distanze dall’ipotesi di un’alleanza generalizzata tra le minoranze: “Non una coalizione d’opposizione- tiene a precisare- ma un’alternativa di governo”. Per il programma politico le priorità indicate comprendono ambiente, Casa della Salute, Piano Urbanistico Generale e formazione per i giovani, con l’obiettivo di coinvolgere comitati e professionisti locali indipendentemente dall’appartenenza politica. “Nessuna disponibilità, invece, a coalizioni dell’ultima ora: eventuali accordi potranno avvenire solo di fronte a una condivisione totale dei programmi e nel rispetto dei ruoli”, con l’intento dichiarato di favorire una nuova classe dirigente.