L’inchiesta sulla corruzione, le mire di Cuffaro sugli appalti nella sanità: “A Enna, là vinco”
Enna-Cronaca - 04/12/2025
L’ex presidente della Regione, Totò Cuffaro, coinvolto nell’inchiesta sulla corruzione della Procura di Palermo, è indicato dal gip del Tribunale palermitano, lo stesso che ha disposto per Cuffaro e per due manager di Villa Sofia, “il capo e promotore” di un “comitato d’affari”. Nell’indagine emergono altri particolari sull’influenza del capo della Dc, partito da cui si è dimesso da segretario nazionale, sul territorio di Enna. Non ci sono reati ipotizzati nell’Ennese ma le carte del Gip e della Procura alzerebbero il velo sulla rete di rapporti di Cuffaro, soprattutto nell’ambito della sanità.
Gli interessi su Enna
Secondo quanto prospettato dagli inquirenti, l’ex presidente della Regione avrebbe offerto “ai referenti della Dussmann” , l’impresa che, nella tesi degli inquirenti, avrebbe vinto un appalto sul servizio di ausiliarato bandito dall’Asp di Siracusa grazie ad una corsia preferenziale, di avviare delle iniziative analoghe all’Asp di Enna, in virtù della sua conoscenza con il direttore generale Mario Zappia, non coinvolto nell’inchiesta dei pm di Palermo.
“Con calma ragioniamo”
Per i magistrati, Cuffaro avrebbe discusso con Marco Dammone, uno dei referenti della Dussmann, che ha rimediato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e l’interdizione per un anno dalle attività imprenditoriali e da incarichi direttivi, sull’opportunità della stessa azienda di partecipare ad appalti di altre due strutture ospedaliere. “E poi con calma ragioniamo su due strutture dove noi abbiamo la golden share come si dice di solito … Villa Sofia e Enna …” emerge in una intercettazione captata dai carabinieri del Ros.
I dialoghi
Nelle conversazioni, l’ex presidente della Regione avrebbe discusso anche con Ferdinando Aiello, ex deputato del Pd e consulente dell’impresa, la cui richiesta di emissione della misura cautelare è stata rigettata dal gip. E si sarebbe discusso di una gara che avrebbe dovuto gestire “il provveditorato dell ‘ASP di Enna”. Secondo i magistrati, Cuffaro avrebbe dispensato ottimismo sull’esito… “a … Enna … Enna … è la CUC … e là vinco”.
Turbativa d’asta e non corruzione
Va precisato che sulla presunta turbativa della gara d’appalto all’Asp di Siracusa, il gip ha derubricato l’accusa di corruzione in traffico di influenze.
Cuffaro, sulla questione, ha precisato il suo intervento in favore della Dussmann, non era finalizzato a far vincere l’appalto, pari a 20 milioni di euro, ma di sottoporre ai vertici dell’azienda sanitaria le preoccupazioni dell’impresa che in passato, secondo Cuffaro, sarebbe stata danneggiata dal “precedente direttore generale”