L’esplosione e la morte nella diga Ancipa, il ricordo della tragedia di 75 anni fa
Troina - 08/12/2025
“Spaventosa esplosione in una galleria di Troina. Dodici morti e un moribondo”, e il titolo dell’articolo comparso nella prima pagina dell’edizione straordinaria del giornale La Sicilia del 6 dicembre 1950.
Dove avvenne la tragedia
L’esplosione era avvenuta il 5 dicembre nella Quarta Finestra, in contrada Candela, a valle dal centro abitato e poco distante dal paese dove si è sentito forte il boato dell’esplosione. La Quarta Finestra è una delle gallerie di accesso alla galleria principale, lunga 7 km, che dalla diga Ancipa porta l’acqua che mette in azione le turbine della centrale di Radicone per produrre energia elettrica.
Questi i lavoratori che persero la vita in quella terribile esplosione:
Francesco Paolo Capasso (42 anni) di Messina; Gildo Castelli (52 anni) di Sant’Eusanio (AQ); Amabile Colarossi (26 anni) di Rocca Di Mezzo (AQ); Vito Colarossi (27 anni) di Rocca Di Mezzo (AQ); Armando Giannotti (35 anni) di Castiglione dei Pepoli (BO); Gino Lorenzoni (44 anni) di Castiglione dei Pepoli (BO); Antonio Muscarà (18 anni) di Catania; Giulio Panini (27 anni) di Roma; Luigi Pompeo (24 anni) di Susegana (TV); Giuseppe Stati, (34 anni) di Capistrello (AQ); Angelico Giovanni Tuccio (34 anni) di Acireale (CT); Carmelo Verducci (42 anni) di Motta San Giovanni (RC); Benedetto Vergari (49 anni) di Subiaco (RM). I corpi senza vita di 11 di loro furono recuperati lo stesso giorno dell’esplosione. Quelli di Giannotti e di Lorenzoni furono ritrovati il 27 febbraio 1951. Questo ci dà un’idea di quanto fu violenta l’esplosione alla Quarta Finestra di 75 anni fa.
La striscia di morti
Nella costruzione della diga Ancipa e delle connesse gallerie, negli anni 1949-1954, ne morirono altri. Furono 49 gli operai caduti sul lavoro. Il contributo della classe operaia alla costruzione della diga Ancipa, in termini di vite umane, fu altissimo. Basilio Arona, lo storico locale che ha fatto delle ricerche su operai e tecnici caduti sul lavoro nella costruzione della diga Ancipa, ne ha fatto di ciascuno di loro delle schede biografiche molto dettagliate. Il comune di Troina sta pensando ad erigere una stele con i nomi dei 49 lavoratori caduti sul lavoro e di invitare alla cerimonia di posa della stele i loro discendenti e i sindaci dei comuni di loro provenienza, che già sanno di questa d’iniziativa. Anche se moltissimi di loro non erano troinesi, i troinesi ne conservano il ricordo non solo per un sincero sentimento di umana pietà, ma anche perché gli anni della costruzione della diga Ancipa hanno rappresentato il passaggio di Troina da una società agraria, arretrata e povera ad una società moderna e di relativo benessere. Quegli sfortunati 49 lavoratori furono gli araldi che annunciarono questo cambiamento in meglio della società troinese.