Gestione rifiuti, la Srr Enna prima in Sicilia ad aggiornare il Piano d’ambito, ecco gli indirizzi

L’Assemblea dei soci della Società per la regolamentazione del Servizio di gestione rifiuti della Provincia di Enna – ATO 6 ha approvato all’unanimità il nuovo Piano d’Ambito per la gestione integrata dei rifiuti urbani 2025-2033, uno strumento chiave per la programmazione strategica del ciclo dei rifiuti su tutto il territorio provinciale.

 Il documento, frutto di un lavoro di approfondimento durato quasi un anno, è stato redatto in coerenza con il Piano Regionale per la gestione dei rifiuti della Regione siciliana, con le direttive europee sull’economia circolare e con il quadro normativo nazionale e regolatorio definito da ARERA.

Cos’è il Piano regionale per la gestione dei rifiuti

Il Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti rappresenta lo strumento di pianificazione cui tutte le realtà provinciali siciliane devono fare riferimento. La normativa regionale (L.R. 9/2010) definisce il quadro di indirizzo per lo sviluppo della gestione integrata dei rifiuti sull’intero territorio della Sicilia, fissando criteri per la riduzione dell’impatto ambientale dei rifiuti, l’organizzazione delle raccolte, gli obiettivi di raccolta differenziata, nonché l’orientamento delle filiere di riciclo e recupero in modo omogeneo tra le diverse province. 

Il Piano Regionale si pone in linea con le direttive europee in materia di economia circolare (es. Direttiva UE 2008/98/CE e successive modifiche) che impongono di privilegiare prevenzione, riuso, riciclo e recupero rispetto allo smaltimento finale. La Regione è anche chiamata a monitorare continuamente i risultati, adeguare gli strumenti di pianificazione e proporre interventi correttivi per migliorare progressivamente le performance ambientali. 

Obiettivi e contenuti del Piano d’Ambito approvato

Il Piano d’Ambito della SRR ATO 6, con validità fino al 2033, definisce: l’organizzazione futura del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti urbani; gli obiettivi di incremento della raccolta differenziata, con chiari target di miglioramento; le scelte impiantistiche e infrastrutturali necessarie a ridurre i rifiuti destinati allo smaltimento finale; il programma degli investimenti; le modalità di governance e di monitoraggio delle attività.

Il Piano è stato curato da una squadra di professionisti guidata dall’architetto Nicola Mazza, con contributi di esperti interni ed esterni alla SRR. Il Presidente, Antonio Licciardo, ha sottolineato come questo documento rappresenti “una pietra miliare per la pianificazione ambientale della provincia”, evidenziando che la SRR ATO 6 è la prima in Sicilia ad aggiornare il proprio piano in linea con le recenti indicazioni regionali ed europee. “Pone le basi per una gestione moderna ed efficiente”, ha dichiarato Licciardo durante la seduta.

Il contesto della raccolta differenziata nella provincia di Enna

Uno degli aspetti cruciali del nuovo Piano riguarda l’incremento della raccolta differenziata, obiettivo centrale delle politiche ambientali. Secondo i dati ufficiali resi disponibili dalla piattaforma di trasparenza della SRR Enna Provincia ATO 6, le percentuali di raccolta differenziata nei comuni dell’ambito provinciale relativi ai tre anni antecedenti al 2025 mostrano una variabilità significativa:

Comune di Enna: 66,22%

Cerami: 73,01%

Assoro: 63,59%

Catenanuova: 62,27%

Aidone: 56,49%

Centuripe: 26,15% e altri valori intermedi per gli altri Comuni soci. 

Questi dati evidenziano come, pur in presenza di punte virtuose superiori al 65, livello spesso indicato come riferimento per la sostenibilità delle raccolte, persistano realtà con margini di crescita, soprattutto nei centri più piccoli, dove l’adozione di sistemi di raccolta spinta e di educazione ambientale rimane prioritaria.

A livello regionale, la Sicilia ha visto un lento aumento della percentuale media di raccolta differenziata negli ultimi anni, passando da circa il 51% nel 2022 al 55,20% nel 2023 e attestandosi intorno al 55-56% nel 2024, ancora al di sotto dell’obiettivo minimo del 65% previsto dalla normativa nazionale ed europea. 

Il prossimo passaggio istituzionale

L’atto approvato dall’Assemblea dei Sindaci della SRR sarà ora trasmesso al Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti per la verifica di conformità rispetto al Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, come previsto dalla Legge regionale n. 9/2010. Solo dopo questa validazione potrà diventare esecutivo e indirizzare le future politiche di raccolta, trattamento e impiantistica sul territorio.