Enna. Rinvii al tribunale e il “Mdt” di Nicosia valuta il ricorso alla Commissione europea.

caos giustiziaEnna. Si valuta il ricorso alla Commissione europea per le mancate verifiche sulle conseguenze del Dl 155 che ha soppresso diversi tribunali accorpati a quelli più grossi e, tra questi Nicosia accorpato a Enna. Secondo la commissione ministeriale che doveva valutare eventuali disservizi derivanti dagli accorpamenti, tutto funzionerebbe alla perfezione, una valutazione che però non si basa su dati derivanti da ispezioni e verifiche che, peraltro, pur essendo programmate per il tribunale di Enna sono state rinviate ben due volte. Questo però viola linee guida dettate dall’Europa che, almeno per le conseguenze della soppressione del tribunale nicosiano, sembrerebbero essere state ignorate. L’attuazione della riforma introdotta dal Dl 155 doveva passare da un dettagliato monitoraggio. “Andava effettuata la verifica di conformità alle linee guida della Commissione Europea per l’efficienza della giustizia civile, aspetto questo che come Movimento per la difesa dei territori abbiamo esposto per iscritto al ministro della Giustizia il 7 novembre scorso. Questo perché – spiega il legale del Mdt Giuseppe Agozzino – il monitoraggio delle riforme di ogni Stato membro è un obbligo, così come prevede l’ultima raccomandazione del Consiglio dell’Ue sul programma nazionale di riforma 2014 dell’Italia per la giustizia civile. In Italia il monitoraggio è stato affidato alla commissione istituita presso il Ministero della Giustizia ma se, come noi sosteniamo, questo monitoraggio è errato perché mancante di verifiche ispettive, ci sono i presupposti per chiedere al Consiglio dell’Unione europea ed alla Commissione Europea di verificare se il monitoraggio di recente conclusosi con la relazione del gruppo di studio del Ministero, sia conforme alle raccomandazioni europee”. Quanti siano i disservizi causati dall’accorpamento lo dimostrano i rinvii dei processi. così due giorni fa, mentre il presidente del Consiglio Matteo Renzi annunciava che tra i 12 punti della riforma della giustizia c’è la semplificazione del processo civile, per arrivare in un anno al giudizio di primo grado e al dimezzamento dell’arretrato, al tribunale di Enna gli effetti dell’accorpamento di quello di Nicosia hanno dato una ulteriore dimostrazione dell’impatto negativo della soppressione di alcuni uffici giudiziari. Tre cause civili, provenienti dal tribunale di Nicosia e avviate nel 2011 e nel 2012 tutte e tre ormai in decisione, sono state rinviate al primo ottobre, al 12 novembre 2014 e la terza addirittura al 21 gennaio 2015. Si tratta di processi provenienti dal tribunale di Nicosia e, quindi, le cause subiscono un ritardo a causa dell’accorpamento dei due uffici giudiziari, con la soppressione di quello nicosiano. I rinvii sono stati decisi perchè il giudice Ottavio Grasso cui erano assegnate, da settembre sarà trasferito alle funzioni di Gip, Gup e monocratico penale del tribunale di Enna. Il magistrato ha già numerosissime cause in scadenza ed è relatore in diversi processi penali che si celebrano dinanzi al collegio che sono pronti per la discussione. In sostanza i procedimenti civili che erano fissati dalla fine di giugno in poi per le precisazioni delle conclusioni devono essere rinviati. Un caso fra i tanti rinvii che denota come, almeno nel caso del tribunale di Enna, la riforma della geografia giudiziaria che ha portato alla soppressione del tribunale di Nicosia, stia creando disservizi ai cittadini che per qualunque motivo si rivolgono alla giustizia e che vedono dilatarsi i tempi rispetto a quelli che mediamente si registravano a Nicosia.

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