Le Asp di Enna e Palermo sono un “esempio di corretta gestione”. A pronunciare queste parole non è stata una persona qualunque ma, bensì, il procuratore regionale della Corte dei Conti per la Sicilia, Giuseppe Aloisio, nella relazione per l’ inaugurazione dell’ anno giudiziario.
Il quadro illustrato dalla procuratore Aloisio per la Sicilia non è stato molto ottimistico, ma nel buio generale la presidente della sezione giurisdizionale Corte dei Conti per la Sicilia è comunque riuscita a trovare due casi da citare come un esempio.
Si tratta delle Asp di Palermo ed Enna con quest’ ultima guidata dalla triade, direttore generale Giovanna Fidelio, direttore amminsitrativo Maurizio Lanza, direttore sanitario Emanuele Cassarà. Nella sua relazione inaugurale Aloisio ha fatto riferimento alle indagini sulle dieci aziende sanitarie ed ospedaliere che, pur in possesso di uffici legali, hanno conferito ad avvocati del libero foro un numero elevatissimo d’ incarichi di rappresentanza e difesa, con il conseguente pagamento di onorari per un im porto complessivo di molti milioni di euro e la sostanziale ingiustificata inutilizzazione dei dipendenti in organico. In questo quadro, ha però aggiunto il procuratore regionale della Corte dei Conti per la Sicilia, tra chi si distingue c’ è l’ Asp di Enna, insieme a quella di Palermo, tanto che Aloisio aggiunge come “nello stesso settore un esempio di corretta gestione è offerto dalle aziende sanitarie provinciali di Palermo e di Enna, come risulta dai dati acquisiti da questo Ufficio”.
Parole, dunque, che attestano come sotto la guida della manager Fidelio l’ Asp di Enna è un ente virtuoso. Un elogio che ha recentemente sottolineato anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta, che nel corso di un evento della Fidapa di Caltagirone, che ha premiato proprio la dottoressa Fidelio, ha spiegato che la scelta ricaduta sull’ attuale manager non è stata casuale ma perché, ha detto Crocetta, ne conosceva le doti umane e professionali.


William Savoca per il quotidiano La Sicilia