Neo Commissario Iudica: la sanità ennese per una svolta migliorativa concreta

Nella mattina di giovedì 20 dicembre il dott. Francesco Iudica, commissario dell’Asp di Enna in attesa di venire nominato direttore generale, ha tenuto una conferenza stampa per presentare il suo piano sanitario.

Piano sanitario all’insegna del motto: “l’ospedale adotta il territorio”. Il quadro sanitario complessivo è difficile, dice Iudica, ma citando Calvino: “Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”.
Riduzioni, tagli e gravi carenze nel personale specialistico. Le condizioni di insostenibilità dei pronto soccorso sono all’ordine del giorno e riguardano l’intero territorio non solo quello ennese.
La cronica mancanza di anestesisti e la breve durata contrattuale rende la gestione della sanità cosa assai difficile, ma continua Iudica “il futuro è di chi sa immaginarlo” e unitamente al collegio di direzione si proverà a fare per il bene del cittadino dando forza agli elementi di forza come la Dunarea di Enna. “Se servirà cambiare qualche dirigente lo cambierò” afferma Iudica e dopo aver risposto alle domande sugli immediati impegni che intende portare avanti con un “necessario studio dei dati” ha proseguito ricordando che a breve una App consentirà di snellire le prenotazioni per le visite specialistiche e dai medici di base e dalle farmacie del proprio paese, già nei primi mesi del 2019, insistendo sul principio della medicina di prossimità. Sui nosocomi di Piazza Armerina e Leonforte Iudica si è detto fermo nella decisione di non chiuderli pur ricordando la proposta dieci or sono di fare del Ferro/Branciforti/Capra un centro di eccellenza per la medicina dello sport trasformando un problema in una risorsa; “erano i tempi di Buono” e la sinergia fra pubblico e privato avrebbe garantito un unicum regionale anche nazionale. Sui centri di accoglienza e assistenza per le malattie neuro degenerative Iudica ha promesso un impegno particolare, dato l’aumento di anziani e le conseguenti patologie afferenti alla sfera senile. Sulla RSA Villa Maria di Leonforte Iudica è parso costernato dalla carenza di ricoveri subentrati ai “Voucher Demenza” e ha insistito sullo studio dei dati per capire come poter arginare la marginalizzazione della sanità già in atto e limitare le migrazioni sanitarie. Si è detto pronto al confronto, il dottor Iudica, ed ha invitato i giornalisti presenti a un nuovo incontro ai tre mesi dall’insediamento così da poter fare il punto su quanto giovedì mattina è stato licenziato con “ho bisogno di studiare i dati”.
Il dottor Judica conosce le criticità della sanità ennese e quindi può immediatamente intervenire su quelle che sono le debolezze di tutta la struttura sanitaria. L’incontro con la stampa è servito per evidenziare quelle criticità che hanno la necessità di un intervento migliorativo e tra queste ci sono il plesso Pollicarini di Pergusa lasciato nel dimenticatoio dalla Fidelio e da Salina, il problema delle demenze con difficoltà nei servizi in una provincia che ha 2200 malati di Alzheimer e di altre demenze e che non hanno la possibilità di avere un’assistenza medica adeguata, la ristrutturazione e l’efficienza di Call Center e Cup, che sono due strutture importanti ma allo stato attuale poco efficiente per gli utenti della provincia, Francesco Judica ha riconosciuto che ci troviamo davanti a tante criticità ed ad una situazione regionale ancora più critica, aspettando la nuova rete ospedaliera che stenta a decollare ed ha chiamato in aiuto la collaborazione del territorio (politica, sindacati, medici, amministratori) per cercare di trovare la via giusta per le soluzioni . “L’ospedale adotta il territorio – ha dichiarato Judica – assieme bisognerà vedere dove intervenire, i medici ospedalieri nel territorio, i medici di famiglia negli ospedali come se si avesse a disposizione una unica struttura, e deve essere un dialogo continuo per tutte le attività di primi livello. Bisogna lavorare in simbiosi per evitare emigrazioni sanitarie che penalizzano il territorio. Si affronteranno tutti i problemi della sanità attraverso un’attenta lettura delle situazioni. Per la sanità ennese si apre una nuova stagione”. Si è parlato in particolare delle demenze sottolineando che la struttura di Pollicarini, da anni ancora non utilizzato, potrebbe diventare un centro di riferimento regionale nel campo della neurologia, collaborazione a campo aperto con l’Oasi di Troina. Insomma creare le condizioni perché le famiglie che hanno malati di demenze possano avere un appoggio concreto. Si è parlato del reparto di Ortopedia da potenziare specie nel settore degli infortuni sportivi visto che la presenza del chirurgo Arcangelo Russo richiama sportivi a farsi curare da uno dei migliori speciali nel settore che ci sono in Italia. Sulle criticità del Call Center e del Cup sia Francesco Judica, sia il direttore sanitario Emanuele Cassarà hanno dichiarato che entro febbraio il problema sarà risolto. Il neo commissario ha insistito sulla collaborazione aperto tra medici di famiglie, farmacia e Azienda sanitaria ennese per diminuire i disagi degli utenti. Ha promesso l’invio di un medico in un centro specialistico dove si cura la tiroide in modo da poter contare su uno specialista. Sul Pronto Soccorso Emanuele Cassarà è intervenuto per dire che anche in questo reparto si sta intervenendo a tutto campo e una delle novità è rappresentato dal trasferimento dei reperti medici con un sistema pneumatico, quindi velocissimo per avere risposte altrettante urgente. La speranza di migliorare tutta l’organizzazione c’è, ora si aspettano i risultati a breve e medio termine.