Pietraperzia. Interpellanza UDC sul palazzo del Governatore

Pietraperzia. Il dottor Enzo Calì, capogruppo in consiglio comunale dell’Udc ha presentato interpellanza al sindaco Caterina Bevilacqua e per conoscenza al presidente del Consiglio comunale Michele Bonaffini sul finanziamento del palazzo del Governatore.
Sulle motivazione dell’interpellanza Enzo Calì scrive: “In relazione alle inadempienze dell’ Amministrazione e/o degli uffici comunali che hanno portato alla revoca, da parte dell’Assessorato regionale ai Lavori Pubblici, del finanziamento del Palazzo del Governatore, che ha fatto perdere al nostro comune la somma di 811mila euro per non aver rispettato i termini in cui presentare il progetto. Considerato che l’unica giustificazione data da codesta amministrazione comunale è che è stato presentato ricorso al TAR contro tale revoca”.
Il consigliere entra nel merito dell’interpellanza e chiede in particolare:
-a che punto è il contenzioso con l’Assessorato, e se l’avv. Gianfranco Montalbano con studio legale a Palermo ha ottenuto o meno l’annullamento o la sospensione del decreto Assessoriale di revoca;
-se il finanziamento revocato ed impugnato sia ancora nelle disponibilità dell’ Assessorato LL. PP. oppure se è stato già riutilizzato per finanziare i restanti interventi collocati utilmente nella graduatoria definitiva, così come previsto dall’art. 2 del decreto di revoca. Si chiede risposta in consiglio comunale”.
Il consiglio comunale ha messo la richiesta di nuovo finanziamento per il palazzo del Governatore nel piano triennale delle opere pubbliche per la stessa somma.
Il capogruppo della maggioranza Pietro Paternò al riguardo comunica: “Ancora non abbiamo avuto esito dell’impugnativa al TAR. Le difficoltà principali che allora si presentarono all’amministrazione furono di ordine economico perché su quel progetto il Comune avrebbe dovuto integrare 450 mila euro; questo avrebbe dissestato il bilancio comunale, quindi cercammo forme alternative, ma i tempi tecnici ci crearono inghippi e quindi non facemmo in tempo a definire i tanti adempimenti. La nostra amministrazione in questi quattro anni non ha messo tasse e si poteva far gravare questa somma sui cittadini, quando vi sono grossi problemi per la tassa sulla nettezza urbana”.
Giuseppe Carà