Pro Loco Calascibetta – ex Assessore Montalbano: è scattata l’ora di dire la verità!

Giorni addietro, il 20 c.m., abbiamo pubblicato sulle dimissioni del presidnte della Pro Loco xibetana.
Calascibetta si dimette presidente Pro Loco: “qualcuno rema contro, vuole fare un uso distorto dell’associazione”
Questa mattina l’ex Assessore Montalbano, ha diramato – che riportiamo – una nota dal titolo: è scattata l’ora di dire la verità!
“Il Sindaco ieri ha preso la decisione da tanto tempo caldeggiata dal segretario del PD Elio Librizzi in spregio agli accordi e agli impegni presi.
Con propria determinazione il Sindaco mi ha revocato la nomina di assessore della Giunta Municipale di Calascibetta.
Non è una decisione inaspettata, infatti ancora una volta Piero Capizzi ha mostrato quanto vale la sua parola.
Quest’ultimo preso dal suo io tende a sopraffare anche chi lo circonda senza secondi fini.
Non tutti però siamo disposti a farci imporre le sue scelte e accettare supinamente e senza orgoglio personale i suoi ordini.
Il sindaco, infatti, responsabile principale della “famosa operazione” PRO LOCO, ha preteso, più volte nel tempo, di porvi una “pezza” chiedendo le dimissioni dal consiglio direttivo della Pro Loco alle persone che erano state pregate di candidarsi e di cui Lui era a conoscenza.
Questa è stata una pretesa assurda che mostra l’assenza di rispetto delle persone che non possono essere strumentalizzate dai disegni, a volte incomprensibili.
Pur rispettando le persone che hanno assecondato questi “giochetti” del Sindaco, ho ritenuto che fosse necessario accettare le libere elezioni del consiglio direttivo e le persone elette.
Ricordo che anche in occasione delle mie dimissioni da consigliere comunale si evidenziò il cinismo del sindaco. Consapevole degli effetti del mio gesto, presentai le revoca delle dimissioni da consigliere comunale, per mandargli un messaggio chiaro: la politica non è problema di ricatti (come sarebbe stato possibile per me rimanendo consigliere comunale), ma di leale rispetto degli impegni assunti e di rispetto delle persone. Dimensione di morale politica lontana dal modo di essere del sindaco e dei suoi più stretti collaboratori che vogliono gestire tutto e tutti.
Ho voluto mantenere la testa alta in rispetto della mia persona e di coloro i quali mi circondano per il caso ProLoco, il cui progetto era incentrato sulla trasparenza degli atti battagliando affinché l’Associazione si limitasse a valorizzare il territorio senza la gestione di denaro pubblico.
Questa prerogativa era l’impegno iniziale su cui incentrare il nuovo volto della Pro Loco, ma la votazione contraria indicata dal Sindaco durante il punto del Consiglio Comunale proposto dalla minoranza, circa la gestione delle somme direttamente dagli uffici comunali, ha fatto decadere tali presupposti iniziali di trasparenza.
Ci tengo a salvaguardare la mia dignità, cosa che non è stata fatta da altri assessori che preferiscono camminare a testa bassa pur di mantenersi stretta la poltrona e si prestano a questi ‘giochi politici’ poco comprensibili.
Non ho aderito con orgoglio alle pressioni del Sindaco, del PD e della intera coalizione, richieste che, per altro, non erano e non sono nella mia disponibilità: acconsentire alle dimissioni di mia sorella dal direttivo dell’Associazione PRO LOCO.
Avrei potuto anticipare l’atto del sindaco con le mie dimissioni volontarie, ma sono giochi che non mi appartengono. Piero Capizzi ha dimostrato ancora di più che la questione Pro Loco è stata creata da lui imponendo la linea politica ed ora è pronto a scaricare sugli altri le sue responsabilità cercando di camuffare tutti i retroscena dei mesi passati.
Prendo atto di una rottura traumatica che ho cercato di evitare, aspettando che si delineasse un gruppo coeso e forte, e soprattutto leale e trasparente nell’azione politica in vista delle prossime elezioni amministrative. Ma si è preferito escludere chi non vuole sottostare agli ordini di scuderia piuttosto che aggregare persone che possano esporre i propri pensieri.
Ne prendo atto, facendo tesoro dell’esperienza fatta per decidere sul mio eventuale futuro impegno in politica.
Ringrazio gli uffici e quindi i dipendenti Comunali con i quali ho collaborato durante il mio mandato e soprattutto con la dottoressa Li Puma che durante il periodo di lockdown è stata molto comprensiva e instancabile.
Speravo a questo punto che ognuno di essi avrebbe riflettuto sui fatti accaduti fin quando ieri mattina, ovvero la mattina dopo la revoca, il Sindaco mi contatta chiedendomi il nome del prossimo Assessore, proponendomi una MIA diretta parente e cugina, quindi non scegliendola per le sue capacità, ma soltanto perchè è mia parente e quindi per tenere vicino me. Io ho risposto che non faccio più parte della coalizione e non devo essere io a scegliere, inoltre se la devono nominare è perchè credono nelle sue qualità e nelle sue capacità. Non pensavo si potesse cadere così in basso per semplice e aggressiva sete di potere, credendo e soprattutto cercando con tutti i mezzi necessari, di controllare qualunque cosa si abbia davanti”.