Enna. Prefetto incontra Sindaci su randagismo
Enna-Cronaca - 09/12/2009
Enna. Con immagini forti di cani mordaci, di bambini feriti, di innumerevoli articoli di stampa che riferiscono di aggressioni di branchi di cani randagi a bambini, donne, anziani a cominciare dagli eventi drammatici avvenuti a Ragusa solo 8 mesi fa che provocarono la morte di un bambino di 8 anni e il grave ferimento di un turista tedesca e che suscitarono la mobilitazione di tutte le istituzioni per arginare e controllare il fenomeno; così il Prefetto di Enna Dr.ssa Giuliana Perrotta ha esordito in apertura dell’incontro sul problema del randagismo con i Sindaci della Provincia.
L’iniziativa concordata con la Regione, presente il Direttore Generale del Dipartimento Attività Sanitaria Dr.ssa Maria Antonietta Bullara, è stata l’occasione per un esame delle problematiche sotto ogni profilo: sulla normativa, sull’organizzazione del servizio, sugli impegni finanziari, sugli obbiettivi da conseguire.
La Prefettura ha presentato i risultati di una verifica fra i Comuni su come attualmente viene svolto il servizio, che ha evidenziato dati interessanti: ad esempio che non esistono in provincia strutture pubbliche di ricovero dei cani, che in provincia vi è una sola struttura privata con pochi posti mentre la maggior parte dei cani viene custodita presso ricoveri privati fuori provincia con un esborso di denaro notevole per i Comuni; che il rapporto costi/benefici dell’attuale organizzazione del servizio non è ottimale se è vero che continuano a segnalarsi aggressioni e la presenza preoccupante di gruppi di cani randagi sul territorio.
Particolarmente interessante l’intervento del Direttore Generale del Dipartimento Regionale Dr.ssa Bullara che ha sottolineato l’impegno della Regione nel sostenere, anche finanziariamente il progetto che prevede la creazione di una struttura pubblica per il ricovero ed il mantenimento dei cani, attraverso un finanziamento immediatamente messo a disposizione della Regione.
E’ stato quindi proposto ai Sindaci di costituire un gruppo ristretto di comuni che predisponga un protocollo d’intesa, concordato tra Prefettura e Regione, per una gestione associata, senza ulteriori e maggiori oneri, del servizio, con l’individuazione di due o più comuni capofila che cureranno l’organizzazione di accalappiamento, custodia e mantenimento dei cani randagi, previa l’effettuazione degli interventi sanitari di competenza del servizio veterinario dell’A.U.S.P. che era presente all’incontro con il Dott. Sferrazza, responsabile del Servizio veterinario.
I comuni che si sono proposti di far parte del gruppo ristretto sono: Enna, Piazza Armerina e Regalbuto e si incontreranno nei prossimi giorni con il VicePrefetto Vicario per stilare il protocollo d’intesa da sottoscrivere prima di Natale al fine di ottenere il cofinanziamento regionale disponibile.