Pietraperzia. Concerto natalizio dell’Archeoclub

Pietraperzia. Di grande talento il concerto di Natale organizzato dell’archeoclub e dal presidente Andrea Rapisardi nella chiesa del Carmine ed eseguito dalle pianiste Teresa Rapisardi e Laura Monaco, e da Enzo Calabrese al clarinetto. Con una chiesa stracolma di persone sono stati seguiti pezzi dei seguenti autori: Reverberi – Giordano; Haydn; Bach; Martini, Offembach, Rossini, Rabaud, Mzart; Strass eAutori Vari.
Sono stati due ore di concerto che ha mandato i presenti in visibilio e non mancate le calde ovazioni e hanno dato onore al merito ai tre artisti. Un ruolo molto aggraziato ha avuto la presentatrice Francesca Calì, che con il suo tocco di eleganza ha dato finezza e grazia all’iniziativa.
Teresa Rapisardi è docente di pianoforte presso la scuola secondaria “Verga – Don Milani” di Barrafranca. Laura Monaco diplomata in pianoforte è docente presso la scuola media “Vincenzo Guarnaccia di Pietraperzia. Enzo Calabrese diplomato in clarinetto nel 1984 al conservatorio di Palermo, dirige il gruppo di flauti della “Libera Associazione San Cataldese” Al suo attivo ha diversi concerti con duo per pianoforti e clarinetto, trii e quartetti di fiati; insegna presso l’istituto d’arte di San Cataldo. Gli artisti hanno eseguito in tutto dieci brani in perfetta sintonia, che hanno dimostrato il talento artistico maturato dai tre che hanno dato vita al singolare concerto.
La chiesa del Carmine è stata messa a disposizione dal governatore della confraternita Maria Santissima del soccorso Giuseppe Maddalena, che ha espresso parole di encomio e di ringraziamento ai tre artisti ed al presidente dell’archeoclub Andrea Rapisardi, che con il concerto ha arricchito le iniziative natalizie, avviate dall’amministrazione comunale di Caterina Bevilacqua.
“L’archeoclub – ha affermato il presidente Andrea Rapisardi – quest’anno ha avviato molte iniziative a livello culturale di elevata qualità, giacché nel nostro paese e l’unica associazione che dimostra dinamismo ed attività”.
La presenza delle numerose persone diventa uno stimolo per l’associazione degli “Amici della Musica” che dopo un periodo florido si è assopita nell’oblio e nell’apatia.
Giuseppe Carà