Pietraperzia. Scempio di presepi negli ultimi giorni di Natale

PIETRAPERZIA. Come di consueto negli ultimi giorni del periodo natalizio si assiste allo scempio di presepi non custoditi ed esposti al pubblico. Il periodo natalizio si chiude la domenica dopo l’Epifania in cui la Chiesa celebra il battesimo di Gesù. Quest’anno sono stati presi di mira i presepi davanti la chiesa di Santa Maria e l’altro nello spiazzo di Maria Ausiliatrice. Il presepe di Santa Maria ha lunga tradizione perché il primo presepe fu allestito gratuitamente vent’anni fa dal maestro della banda musicale Vincenzo Ligambi, il quale creò lui tutti i personaggi del presepe; quindi il presepe di Santa Maria prende il nome del “Maestro Ligambi”. L’anno scorso a chiusura delle feste fu devastato il presepe realizzato con talento artistico dai giovani dell’associazione Luna Nascente, allestito davanti la Chiesa del Rosario.
In entrambi i presesi gli scempi hanno messo tutto a soqquadro mutilando alcuni personaggi ed altri li hanno portati via; ha avuto un furore satanico perché si tratta di realizzazione fatte con molto gusto e finezza. Per il presepe della piazza ha dato l’allarme Felice Merlino che ha avvisato le forze dell’ordine e con la presenza del maresciallo Giuseppe Giuliana hanno fatto le rilevazioni ed aperto un’inchiesta.
I presepi all’aperto hanno una lunga tradizione che risalgono a circa quarantenni fa, su iniziativa del novello sacerdote Giovanni Bongiovanni. Anche quest’anno il Natale è stato celebrato nella sobrietà, ma è stato molto significativo. Sono state allestite anche cinque novene, oltre i bei presepi realizzati nelle chiese ed un particolare valore artistico ha avuto quello realizzato nella chiesa San Nicolò che ha una lunga trazione iniziata con Padre Calogero Palascino .
In paese vi sono alcuno alcuni scalmanati ed alcolizzati che sovente creano danni all’arredamento pubblico e sciupando quello che le amministrazioni hanno realizzato con molto impegno e sacrificio.
Nella limitatezza dei mezzi anche quest’anno è stato celebrato un santo Natale, che ha avuto un’atmosfera più sentita dove si è sentito il senso della fratellanza e della disponibilità al dialogo.
Giuseppe Carà