Sono riprese alle 6 di questa mattina le operazioni di recupero dei resti umani rinvenuti ieri in un pozzo in territorio di Agira. Ieri sera intorno alle 23.30 dopo l’estrazione della parte inferiore del corpo le operazioni erano state sospese. Questa mattina e’ stato tirato su’ il teschio. Le operazioni sono complesse perche’ il pozzo, benche’ svuotato con le idrovore dai Vigili del fuoco, e’ alimentato da una sorgente e l’acqua continua a raccogliersi. Sul fondo ci sono alcuni metri di fango e melma, dove si stanno cercando le ossa del busto e degli arti superiori, oltre a eventuali effetti personali e altri indumenti. Gia’ rinvenuti un paio di pantaloni, calze e scarpe. A notare la parte inferiore del cadavere che affiorava, ieri mattina, era stato un ragazzino che stava pascolando un gregge ed aveva chiamato i carabinieri. Secondo gli investigatori alle prese con quello che per ora resta un giallo, il corpo -non ancora identificato- sarebbe rimasto per anni in fondo al pozzo, e questo fa presumere che fosse stato appesantito per impedire che emergesse. Al momento non sono stati rinvenuti pesi o corde. (AGI)