La storia dell’ennese on. Napoleone Colajanni e lo scandalo della Banca Romana su Rai1
Enna-Cronaca - 16/01/2010
Verrà trasmessa in prima serata su Rai Uno, il 17 e 18 gennaio, la miniserie televisiva “Lo Scandalo della Banca Romana”. La fiction, prodotta dalla stessa Rai lo scorso anno, annovera, tra i principali protagonisti, due degli attori siciliani più seguiti dal pubblico: Beppe Fiorello e Lando Buzzanca. Le storiche vicende dello scandalo furono portate all’attenzione della Nazione e del Parlamento, alla fine del 19° secolo, dal nostro concittadino onorevole Napoleone Colajanni, che smascherò il connubio tra politica e affari, coinvolgendo le forze della sinistra storica in quei primi decenni dopo l’unità d’Italia. Memorabili furono i suoi discorsi pronunciati dagli scanni di Palazzo Montecitorio contro i corrotti e i corruttori. L’anno successivo, nel 1893, sull’onda dello scandalo, le rivelazioni del Colajanni portarono alle dimissioni il primo ministro Giovanni Giolitti e del suo governo. Venne formato il nuovo esecutivo con Francesco Crispi presidente del Consiglio, anche se anche lui tra i sospettati. Furono coinvolti ventidue parlamentari oltre a industriali, costruttori, finanzieri e direttori di giornali. Da lì a poco fu istituita la Banca d’Italia che, da quel momento, fu l’unica autorizzata ad emettere moneta, mentre prima erano sei gli Istituti di credito abilitati a stampare carta moneta nel Regno d’Italia, tra cui il Banco di Napoli e il Banco di Sicilia, oltre all’inquisita Banca Romana che, fallita, da li a pochi mesi dovette chiudere gli sportelli.
Salvatore Presti