Palermo. Artigiano vittima usura vende rene per salvare figlio

Palermo. Mi chiamo Raimondi Bennardo Mario, sono un artigiano ceramista di Palermo, ho 48 anni e un figlio di 8 anni disabile. Vittima di usura, ho perso tutto e tutti, casa e attività. E dopo avere collaborato con le forze dell’ordine e con la magistratura, oggi mi sento ridicolo, sfruttato, abbandonato, stanco, povero ecc…… Lo scorso anno, dopo avere reiterato le mie denunce e richiesto la riapertura delle indagini contro gli usurai, ho messo in vendita un rene. Per questo sono stato minacciato di morte, ho ricevuto qualche piccolo aiuto, ma nulla più e le minacce continuano. Avrei tanto lavoro da produrre, richiestomi da fornitori e amici, ma non posso neppure comprare la materia prima, l’argilla. Dunque, non avendo più cose da vendere e essendomi ridotto a elemosinare davanti le chiese e certe volte a chiedere i soldi per la benzina per portare mio figlio a fare la terapia riabilitativa, ho deciso – e stavolta sono costretto a farlo davvero perchè nessuno più mi aiuta – di mettere in vendita un rene. Non si può vivere così senza futuro, senza dignità. Devo garantire un minimo alla mia famiglia, e nonostante le ripetute minacce di morte, oggi non mi spavento di nessuno. Mi spavento solo del futuro che lo Stato o le associazioni o altri non garantiscono più a persone che rischiano la vita per il rispetto della legalità. Lascio il mio numero che da parte vostra non è un impegno. Questo è un appello che in un certo senso vorrebbe rendere tutti responsabili di ciò. E se proprio volete aiutarmi, sapete cosa fare.