In Sicilia la quarantena di 7 giorni si notifica… il giorno prima della fine!

Qualche giorno fa Musumeci ha puntato il dito verso i comportamenti irresponsabili dei siciliani come causa del progressivo aumento dei contagi (e poi non disdegna visite assembrate). Ma Musumeci sa che cosa succede all’Asp di Enna? Se non lo sa lo raccontiamo noi a tutti. Per far ciò, però mettiamoci in veste di fiaba dei fratelli Grimm.

C’era una volta, in un paesino dell’entroterra siculo, un signore che lavorava in un ufficio assieme ad altri colleghi. Erano tutti felici e contenti finchè, un triste giorno, il cattivo Coronavirus non colpì uno di questi. Era il 14 Agosto (prima di Ferragosto) l’ultima volta che i colleghi stettero vicini vicini. Passa Ferragosto, passa il lunedì (arriva l’esito positivo anche del tampone ufficiale) e arriviamo a venerdì 20 agosto. Mentre i colleghi, impauriti e impensieriti anche per le loro famiglie provvedevano a tamponarsi privatamente (tutti negativi, fortunatamente), dagli uffici nessuno chiamava il povero positivo che, comunque, prendendo l’iniziativa (colpo di scena) decide di chiamare per chiedere informazione. Dopo questa chiamata forse qualcosa si muove e nel pomeriggio agli altri colleghi arriva la notifica di quarantena. Peccato però, come da comunicazione qui sotto messa in mostra, viene notificata il 20 di Agosto con termine il 21… il giorno dopo! Ora, prima di finir con “e vissero per sempre felici e contenti”, proviamo a fare due considerazioni: dal 14 al 20 agosto i colleghi di questo positivo hanno lavorato e siccome l’ufficio in questione non è certo un qualcosa di poco conto ma diverse centinaia di persone vi passano ogni giorno, questi colleghi sarebbero potuti essere tranquillamente positivi asintomatici e poi altro che moltiplicazione di letti e terapie intensive! Altro che fare il “Giallo della Sicilia Gialla” con la regione che non cambia colore per un decimale… si sarebbe potuto avere un bel “pastrocchio”. Che poi, vedete quanti sono cattivi cattivelli quelli dell’Asp? Li mette in quarantena il venerdì pomeriggio per il sabato non permettendo ai nostri lavoratori di potersi godere un bel week end a mare mentre dal lunedì al venerdì (periodo anche di contatto con il pubblico) hanno lavorato come se nulla fosse. Questa è la Sicilia, terra tristemente ormai nota per “spalmare” a destra e sinistra quando sarebbe molto più utile fare le cose in maniera sensata (anche perché la politica finora adottata ci ha portato ad essere la regione con più contagi in Italia).