Telefono azzurro: 33 psicologi di Palermo protestano su campanile

Salgono per protesta sul campanile della chiesa di San Francesco Saverio all’Albergheria, a Palermo. Sono i 33 professionisti che in questi anni hanno lavorato a Palermo per telefono azzurro: psicologi, psicoterapeuti, pedagogisti e giuristi. Il loro contratto, per il servizio “114 Emergenza Infanzia”, è scaduto il 31 dicembre. Nel tardo pomeriggio di oggi sono saliti sul campanile della chiesa per protestare contro l’associazione “Sos, il telefono azzurro onlus”, titolare del 114, che li ha integralmente sostituiti con volontari del servizio civile, privi di adeguata formazione ed esperienza. A darne notizia, è la Cisl. Gli ex dipendenti di telefono azzurro, per la maggioranza donne, alle istituzioni, a ogni livello, chiedono “tutela per il proprio posto di lavoro e per la qualità di un servizio volto alla salvaguardia dei minori, basato sulla capacità tecnica dell’ascolto e della relazione umana, competenze che si acquisiscono con anni di formazione ed esperienza lavorativa”. Inoltre, sollecitano “chiarezza sulla gestione economica” dell’associazione. Per Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat Cisl, “il sindacato crede fortemente nel valore di un servizio come il 114, di tutela dell’infanzia e rimarca, soprattutto, l’importanza che questo sia svolto da persone altamente qualificate, che abbiano gli strumenti per creare la relazione umana di fiducia che fa sentire il bambino o l’adulto che chiama per chiedere aiuto, accolto nel proprio dolore”. Per questa ragione, afferma Calabrò, “la Cisl è al fianco dei lavoratori ed è pronta a intraprendere tutte le strade che possano portare a una svolta, questa situazione, che ha un peso occupazionale e, anche, morale”. In ogni caso, “la tutela dei minori deve essere affidata a mani esperte e non può essere gestita in modo aziendalistico”, ripete. Il Telefono Azzurro, informa la Cisl, dichiara la “non sostenibilità economica del servizio, ignorando la proroga tecnica di 400 mila euro concessa e finanziata dal ministero per le Pari opportunità”. Il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, attende a sua volta una risposta alla lettera inviata al ministro Carfagna con cui chiede che “si faccia chiarezza e si mettano in atto gli opportuni interventi per salvaguardare la professionalità dei dipendenti esperti”. In assenza di risposte, i professionisti “proseguiranno la protesta per il mancato rinnovo del contratto di lavoro, determinati a non scendere dal campanile fino a quando non riavranno il posto, al 114 Emergenza Infanzia”.