A Valguarnera un altro incidente sulla famigerata SP4, per fortuna senza gravi conseguenze

Valguarnera. Un altro incidente autonomo nella mattinata di venerdì mattina, verso le 10,30, sulla famigerata SP4, che ha coinvolto la docente valguarnerese Stefania Avola, prima ancora che il diluvio pomeridiano colpisse l’intera zona. La sua auto, poco oltre contrada Paparanza, dopo aver preso in pieno un cumulo di fango presente sulla carreggiata si è ribaltata più volte. Per fortuna, o meglio dire per miracolo, ne è uscita viva grazie anche al pronto intervento dei vigili del fuoco, dei carabinieri di Valguarnera e di un’ambulanza, che l’hanno estratta dalle lamiere contorte. Per la docente, fortunatamente, solo un grosso spavento, lievi ammaccature e 7 giorni di prognosi diagnosticate dall’ospedale di Enna. Quello di venerdì è l’ultimo degli incidenti che si registra su questa breve arteria lunga circa 18 Km. Su essa, per la pericolosità del manto stradale, si contano purtroppo anche i morti. La strada provinciale n. 4 è sicuramente l’arteria più importante e transitata del territorio ennese che collega lo svincolo autostradale di Dittaino con Valguarnera, Piazza Armerina ed Aidone, ma è anche la più pericolosa. Basta un nonnulla, una frana, una buca, un restringimento di carreggiata, un avvallamento, per rischiare di lasciarci la pelle, come già accaduto più volte in passato. Essa è giornalmente transitata da centinaia di lavoratori che lavorano presso il centro commerciale Outlet Village, da pullman pieni di ragazzi che frequentano le scuole superiori di Piazza Armerina, da docenti pendolari, da pazienti che si recano presso la struttura ospedaliera di Piazza. Nel corso degli anni non sono bastate a nulla le mobilitazioni, i presidi, le riunioni sindacali, i consigli comunali congiunti con i Comuni viciniori, nella fattispecie Valguarnera, Piazza Armerina ed Aidone, le promesse di deputati regionali e nazionali. Nulla purtroppo si può per venire a capo di questa grave situazione e far viaggiare tranquillamente la gente. Mai alcun intervento strutturale, come promesso in varie occasioni, ma solamente qualche rappezzamento a macchia di leopardo o piccoli interventi tampone. Ci risuonano ancora alle orecchie le promesse dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone quando nel corso di un sopralluogo effettuato il 30 agosto 2018 dichiarò: “La Provincia di Enna e in particolare i cittadini di Valguarnera e Piazza Armerina avranno risposte in tempi brevissimi sulla Sp4. Pronti per l’ammodernamento e la messa in sicurezza, 34,4 milioni di euro. Il via ai lavori entro pochi mesi. La SP4 presto passerà all’Anas che realizzerà i lavori”. Ma dopo 5 anni questa arteria è ancora sotto l’egida dell’ex Provincia, oggi Libero Consorzio e chissà mai se ci passerà. Le promesse di finanziamento non si fermano qui. Già nel 2017 dallo Stato sarebbero dovuti arrivare per tutta l’Isola 235 milioni di euro per la viabilità secondaria e per le strade provinciali importanti, oltre a 98 milioni dall’accordo di programma con l’Anas e altri 137 dal Patto per il Sud. La Sp4, come detto, oggi versa in condizioni disastrose: è piena di frane, buche, smottamenti, avvallamenti e deformità. Ma oltre a ciò manca un elemento fondamentale per la sicurezza, ovverossia la segnaletica orizzontale che aiuta gli automobilisti soprattutto nelle ore serali e invernali, in caso di nebbia fitta, a salvare la pelle. Essa è un’arteria nata oltre 40 anni fa che supplisce la soppressa linea ferroviaria Dittaino – Piazza Armerina e che al momento del concepimento doveva fare da collante alla famosa incompiuta Gela – Santo Stefano di Camastra. Oggi versa in uno stato a dir poco pietoso e lungo il percorso si contano parecchie croci.
Rino Caltagirone