Torna a Troina dove morì il padre per costruire la diga, ora una stele per ricordare le 48 vittime

Antonietta Sgrò, con le sue due figlie Stefania e Rossella e il genero Massimo, da Motta San
Giovanni in provincia di Reggio Calabria, è ritornata a Troina, dove c’era stata la prima volta nel 2015
per vedere il sito in contrada Spina Santa in cui morì suo padre, Santo Sgrò, il 28 luglio 1952.

Il poliziotto in pensione

Assieme a loro c’era anche Riccardo Amata, troinese d’origine, poliziotto in pensione, che vive a Reggio Calabria, dopo aver vissuto a Lazzaro, una frazione di Motta San Giovanni dove ha conosciuto e stretto amicizia con la famiglia di Antonietta Sgrò. Santo Sgrò aveva appena 32 anni quando morì per un grave incidente sul lavoro nella costruzione della galleria che dalla centrale di Radicone traporta l’acqua alla centrale di Grotta Fumata.

Le 48 vittime per la costruzione della diga

Il minatore Sgrò è uno dei 48 lavoratori che persero la vita nella costruzione della diga Ancipa e delle gallerie di derivazione negli anni 1949-1954. Antonietta aveva un anno, quando morì suo padre. Ad accoglierli, nel palazzo municipale di piazza Conte Ruggero, c’era l’assessore Giuseppe Macrì. Da Motta San Giovanni, dove c’è una via intitolata a Troina, ne vengono molti e di frequente a Troina per vedere i luoghi dove morirono 14 minatori mottesi, che i troinesi piansero come se fossero loro concittadini. Ma non c’è ancora a Troina una stele con i nomi dei 48 lavoratori per ricordarli.

Il legame con Motta San Giovanni

Il legame degli abitanti di Motta San Giovanni con Troina è molto forte. Alla costruzione della diga Ancipa parteciparono un migliaio di lavoratori provenienti da tutte le parti d’Italia, molti dei quali dal Veneto e dell’Emilia Romagna. Di questi lavoratori ben 350 erano minatori calabresi di Motta San Giovanni. Quella dei minatori mottesi era la comunità più numerosa, fortemente coesa e solidale con una robusta coscienza sindacale e di classe. I 4 anni di costruzione della diga Ancipa e di chilometri e chilometri di gallerie per raccogliere l’acqua nel serbatoio di 30 milioni di metri cubi e poi distribuirla per produrre energia elettrica, irrigare i giardini della Piana di Catania e fornire acqua potabile ai comuni della Sicilia centromeridionale, sono stati, per Troina, di grande rilevanza. Hanno segnato la transizione della società troinese da un’economica agropastorale ad un economia terziarizzata dei servizi, saltando la fase intermedia dell’industrializzazione.

I 2 eventi più importanti della storia di Troina

Con quella settimana dei bombardamenti angloamericani su Troina, nella seconda guerra mondiale 1939-1945, dal 31 luglio al 6 agosto 1943, la costruzione della diga Ancipa 1949-1953 è uno dei due eventi più importanti della storia di Troina del Novecento. Per ricordare la battaglia di Troina combattuta dalle forze alleate angloamericane contro quelle dell’asse italotedesco, c’è il museo della fotografia di Robert Capa. E’ tempo di pensare anche ad un museo per ricordare gli anni della costruzione della diga Ancipa e di erigere una stele con i nomi di tutti i 48 operai caduti sul lavoro.