Le emozioni ed i ricordi di un percorso politico nel libro di Trapani, presentazione a Villarosa

di Giacomo Lisacchi

E’ stato un grande pomeriggio di emozioni e ricordi quello vissuto alla biblioteca comunale “De Simone” di Villarosa alla presentazione del libro Autobiografia in buste- Un socialcomunista e ambientalista” di Salvatore Giuseppe Trapani. Un libro non soltanto autobiografico ma soprattutto storico, perché ha una valenza che va oltre la sua persona e si presta a diventare occasione per rivisitare tutte le sue numerose attività politiche, sindacali e cooperativistiche svolte.

Gli interventi

Al tavolo con l’autore, il sindaco Franco Costanza, l’assessore alla Cultura Alberto Di Nicolò, l’on. Franco Amata, il dott. Antonio Gruttadaura, che ha collaborato nella stesura del libro. A intervallare l’evento tra un intervento all’altro con musiche spagnole è stato il giovane chitarrista Mario Aronica. A moderare l’incontro l’ex sindaco Gabriele Zaffora, che ha sottolineato come “questa fatica letteraria di Totò Trapani diventa storia del territorio ennese con tutti i suoi vari aspetti. Attività portate avanti con caparbietà, tanto da fare emergere le necessità di un territorio falciato da emigrazione e da tanti problemi non facilmente risolvibili”.

“Ho avuto modo di leggere il libro e vi assicuro che si tratta di un’opera intensa e passionale –ha detto l’assessore Di Nicolò- dove l’autore ripercorre un periodo della sua vita con passione, fatto di battaglie politiche e anche civili. Un’opera che esalta gli ideali, lo spirito di partecipazione civile, l’impegno. Valori che oggi più che mai abbiamo bisogno di riscoprire”.

“E’ un percorso di vita comune e di esperienza -ha affermato il sindaco Costanza- che Trapani descrive molto minuziosamente nel suo libro. E’ un bellissimo percorso politico che ha fatto anche qui a Villarosa senza mai stancarsi. Quando dice che scrivere aiuta a mettere ordine, capire il senso della propria vita e dare coerenza alle cose, lo fa con cognizione di causa perché oggi la coerenza non è molto presente. Hai fatto vita sociale sempre al servizio della comunità e di questo ti ringrazio”.

“Ringrazio l’autore del libro – ha detto invece Gruttadaura- per avermi coinvolto nel progetto di questa sua autobiografia, affidandomi l’editing dello stesso. Lo ringrazio perché mi ha trasmesso indirettamente ciò che da qualche anno è diventato un mio pallino ovvero la riscoperta e la condivisione della memoria storica della nostra comunità. Ho scritto la presentazione di questo libro e dai suoi ricordi emergono tanti tasselli che assemblati formano un vasto mosaico vivido. Credo che Totò sia uno degli ultimi rappresentati del popolo del passato prossimo della storia della provincia ennese, un appassionato combattente per la “Res pubblica”, su cui non è giusto far scendere l’oblio sull’attività svolta nel suo partito, nel suo sindacato e un’ingiusta coltre di silenzio sui suoi progetti realizzati”.

La testimonianza di Amata

Per l’on Amata “introdurre una autobiografia di una persona che conosci da oltre 60 anni è una cosa complessa e complicata”. “Con Trapani ci siamo conosciuti nel ‘64 quando militavamo nel Psiup e da allora abbiamo fatto un tratto di strada assieme con alti e bassi”. Le 300 pagine di questa autobiografia ci dicono molto della sua vita politica e delle sue grandi doti. Ad esempio, una buona parte dei cittadini di Enna è grata a Totò Trapani per la costruzione di un intero quartiere di abitazioni, quando era Presidente della Cooperativa Habitat. Soci che non avevano ancora una casa e che non avrebbero avuto i soldi per comprarsela se non entrando in cooperativa.

Come non citare le numerose cooperative agricole e del lavoro, di cui qualcuna è ancora oggi attiva. Inoltre il suo apporto è stato fondamentale anche per il movimento ambientalista, per il quale ha combattuto battaglie importanti come quella della miniera di Pasquasia”.

L’autore, “sono onorato di essere qui”

“Sono emozionato felice ed onorato di essere qui in questo luogo perché questa biblioteca è nata durante la mia vice sindacatura a Villarosa – ha detto Trapani. Sono figlio di un “surfararu” che si chiamava Nicola Trapani e se oggi son qui all’età di 87 anni a presentare il mio libro autobiografico, lo devo grazie ai miei genitori e a tutte le persone che hanno reso agevole il mio cammino”. Infine ha ringraziato il numeroso pubblico e tutte le autorità, tra le quali il direttore del Parco Minerario Floristella, Giuseppe Di Vita, del quale Trapani è stato presidente. Alla fine dell’evento il sindaco Costanza ha fatto dono a Trapani di una targa ricordo, per il legame sempre mantenuto negli anni con il suo paese natio