Provincia Enna: Nuovo assessore ai Lavori Pubblici, lascia il segretario generale alla Provincia
Enna-Provincia - 01/04/2010
Il dottor Giorgio Bruno, medico nicosiano, è il nuovo assessore provinciale ai Lavori Pubblici, e va a sostituire il dimissionario Filippo Faraci, che è implicato in una vicenda molto complessa, passata al vaglio della Procura, mentre il segretario Giuseppe Saccone, salutato con un grande applauso, ha lasciato il suo incarico alla Provincia regionale ennese. La vicenda dei 44 licenziamenti della società Multiservizi a cominciare dal primo aprile, che opera nella difesa ambientale del territorio provinciale, ha tenuto banco nella fase iniziale dei lavori del consiglio provinciale, presieduto da Massimo Greco, con interventi a tutto spiano da parte dei consiglieri provinciali, anche perché la maggior parte dei lavoratori erano presenti. Massimo Greco ha comunicato che nella riunione dei capigruppo era stato deciso di dedicare una seduta specifica del consiglio alla vicenda della società Multiservizi e dei licenziamenti. Il presidente Monaco ha cercato di portare tranquillità, dicendo che il vertice della società era riunita per decidere il da farsi e questa mattina alle 10,30 si avrebbero delle risposte certe, ma tutti i consiglieri, nessuno escluso, nei vari interventi hanno sostenuto che nessun licenziamento andava fatto, ma che a tutti doveva essere garantito il lavoro sino a quando rimaneva in vita la convenzione sottoscritta dalla Provincia regionale e dalla Multiservizi. Più aggressivi Sergio Malfitano (PdL Sicilia) e Lorenzo Granata, che hanno chiesto a gran voce la revoca della delibera della giunta provinciale del febbraio scorso (erano presenti cinque assessori su nove) in modo da dare serenità a lavoratori che da oggi dovrebbero non lavorare più, anche se per un mese saranno pagati. Sull’argomento Multiservizi è stata chiesta una sospensione per decidere il da farsi se affrontare subito l’argomento Multiservizi oppure rinviarla ad altra data. Ovviamente c’erano tanti argomenti importanti a cominciare dalla viabilità provinciale, che si trova in grande degrado tanto è vero che il 30 per cento di queste strade sono chiuse perché pericolose, ma questi argomenti hanno finito per prolungare di molto i lavori che si sono conclusi a tarda notte.