Personale di Polizia penitenziaria aggredito al carcere di Ragusa
Enna-Cronaca - 11/05/2010
Un detenuto della casa circondariale di Ragusa va in escandescenze e tre agenti di polizia penitenziaria finiscono in ospedale, con prognosi superiore a 20 giorni. Così, la federazione regionale dei lavoratori della Sicurezza della Cisl (Fns) proclama lo stato d’agitazione del personale dei penitenziari. Il governo nazionale “la deve smettere di litigare”, afferma Giovanni Saccone, segretario della Fns Sicilia, che invita l’esecutivo a non perdere “tempo prezioso” nella riorganizzazione del settore. Il personale di polizia penitenziaria, sottolinea Saccone, “rischia quotidianamente la vita per mantenere l’ordine e la sicurezza” negli istituti. Per la Fns Cisl, i nodi da sciogliere sono, soprattutto, quelli del sovraffollamento e della carenza del personale di polizia penitenziaria.
Di seguito, la nota integrale:
“La Federazione Regionale CISL FNS Sicilia esprime piena solidarietà al personale di Polizia Penitenziaria che opera presso la Casa Circondariale di Ragusa, per il grave fatto accaduto in data 09/05/2010.
Infatti, domenica 9 un detenuto andava in escandescenze e aggrediva il personale di Polizia Penitenziaria in servizio di vigilanza e per tali motivi, è stato necessario immobilizzarlo, ma nella fase concitata dell’azione, n° 3 Agenti di Polizia Penitenziaria hanno riportato lesioni.
Due dei tre Agenti (un Ispettore e un Assistente) sono dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Ragusa, e sono stati dichiarati con prognosi superiore a 20 giorni.
Questo ennesimo episodio dimostra ancora una volta, che il problema del sovraffollamento, la carenza del personale di Polizia Penitenziaria, oramai sono tematiche che devono essere affrontate nell’immediatezza.
Il Governo la deve smettere di LITIGARE e perdere tempo prezioso, perché chi rischia quotidianamente la vita per mantenere l’ordine e la sicurezza presso gli Istituti Siciliani è il Personale di Polizia Penitenziaria e anche questa volta in grave difficoltà operativa ha evitato il peggio.
La CISL FNS Sicilia dice basta a questo scempio e insieme alle OO.SS. del Comparto Sicurezza, ha già proclamato lo stato di agitazione del personale, una delle tante iniziative che saranno messe in campo, per informare l’Opinione Pubblica, che la Sicurezza Pubblica passa anche attraverso un Sistema Penitenziario efficiente ed efficace”.
Riceviamo dall’avv. Dario Fina la seguente precisazione:
in relazione al vostro articolo inerente l’ipotesi di aggressione da parte di un detenuto nei confronti di personale della Polizia Penitenziaria in servizio presso il Carcere di Ragusa, comunico che all’esito dell’istruttoria dibattimentale tenutasi innanzi al Tribunale di Ragusa, l’imputato Carmine Lima, il 13 febbraio 2014 è stato assolto dal Giudice Infarinato perché il fatto non sussiste. Invero, è stato dimostrato che l’imputato non ha posto in essere alcuna resistenza attiva e men che meno abbia provocato lesioni ad alcuno degli agenti, ma il tutto è degenerato a seguito di eccesso di zelo da parte di questi ultimi che non avevano compreso lo stato di malessere dell’allora detenuto, il quale aveva denunciato poco settimane prima la violazione dei diritti dei detenuti per essere collocato in una cella di modestissime dimensioni e senza prese d’aria.