Sicurezza scuole Enna. Consigliere Malfitano: Le bufale del Presidente Monaco
Enna-Provincia - 27/05/2010
Enna. Riparte l’eterna battaglia tra il Consigliere provinciale del PdL Sicilia, Sergio Malfitano, nei riguardi del Presidente della Provincia regionale di Enna, Pippo Monaco. A innescare nuovamente la miccia la chiusura del plesso della scuola materna-elementare De Amicis di Enna e quanto, oggi, pubblicato da un quotidiano regionale, nella pagina ennese dal titolo: “Sicurezza, in arrivo 2,5 mln”.
Nell’ordine riportiamo la comunicazione del Consigliere provinciale Malfitano, il testo dell’articolo del quotidiano La Sicilia ed il testo integrale di Confindustria Enna indirizzato al Presidente della Provincia ed a tutti i Sindaci dell’ennese:
Sergio Malfitano: “Come Vice Presidente della Settima Commissione “Beni Culturali e Pubblica Istruzione” dell’URPS (Unione regionale delle Province Siciliane), in merito al Programma nazionale di interventi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, che prevede, per la Sicilia, n. 286 interventi, per un importo complessivo di € 36.310.000,00, mi corre l’obbligo sottolineare alcuni aspetti.
Già come commissione, nei mesi precedenti, avevamo sottolineato, più volte, l’importanza di porre in essere ogni azione per cercare di mettere in sicurezza le scuole della nostra Regione. A tal fine avevamo richiesto l’elenco analitico di tutti gli interventi inclusi nel programma regionale, in ossequio all’intesa sancita dalla Conferenza Unificata del 28 gennaio 2009.
E proprio con prot. N. 183 del 5 maggio 2010, l’Urps ha provveduto ad inviare, a tutti i Presidenti delle Province regionali, il programma suddetto, sul quale si era già espressa favorevolmente la Conferenza Unificata, nella seduta del 29 aprile u.s.
E’ chiaro che questi 36 milioni di euro non sono che una goccia nel mare delle esigenze, tuttavia c’è di essere, senz’altro, più che soddisfatti di questa prima importante programmazione.
Ma, aldilà di questi iniziali sentimenti di soddisfazione, di certo, si rimane basiti di fronte a certe notizie apparse sugli organi di stampa!
Come si fa a credere, ancora una volta, alle dichiarazioni del Presidente Monaco e, nello specifico, al suo interessamento per inserire la nostra provincia in un primo stralcio per finanziamenti alle strutture scolastiche?
Come giustificare il fatto che il resto delle province siciliane, alla luce del programma regionale succitato, vedranno finanziate le proprie scuole di ogni ordine e grado (scuole elementari, medie e superiori) mentre, la nostra Provincia, solamente le strutture scolastiche ELEMENTARI E MEDIE?
Il merito di questo finanziamento è da attribuire all’Ente Provincia e al Suo “capace” Amministratore Dott. Monaco o, in verità, ALLA CAPACITÀ ED EFFICIENZA DEI 12 COMUNI INTERESSATI?
Perché, mi chiedo ancora in merito al programma regionale di interventi, non si sono trovate scuole superiori della nostra provincia?
Forse perché, all’Ufficio Tecnico competente della Provincia, non esistono progetti esecutivi immediatamente finanziabili?
Altresì mi domando: “Che fine ha fatto l’esortazione e l’appello del Presidente di Confindustria Enna, rivolto, il 16 febbraio 2009, al Presidente e a tutti i Sindaci della Provincia?
E meno male che scuola e viabilità dovevano essere, da quest’anno, le due direttrici verso le quali orientare l’azione del governo provinciale!!!
La realtà vera e, purtroppo, amara è che, a tutt’oggi, non sappiamo quale cavallo di battaglia abbia scelto il nostro sempre più “amato” Presidente Monaco, per il rilancio del nostro territorio!!!
Presidente, ha mai pensato che da “Monaco” di CLAUSURA POLITICA, sarebbe meglio, per Lei, votarsi alla vita claustrale cistercense???”.
(n.d.r.: L’origine dell’ordine cistercense si deve a San Roberto, abate di Molesme, quando nel 1098 si trasferì con una ventina di compagni in una località nei pressi di Digione, detta Citeaux (in latino Cistercium, da qui il nome Cisterciensi), per applicare nella sua integrità originale la regola di San Benedetto).
Quanto pubblicato dal giornale “La Sicilia”
Pioggia di euro per la messa in sicurezza degli edifici scolastici nelle scuole dei comuni ennesi. Arrivano da Roma direttamente ai comuni della Sicilia oltre 36 milioni di euro ripartiti per le nove province dell’isola a favore delle strutture scolastiche. E’ stato dato il via libera al piano stralcio da 350 milioni di euro, approvato in sede di conferenza unificata Governo, Unione province italiana (Upi) e associazione nazionale comuni italiani (Anci). Ad annunciarlo il presidente della provincia Giuseppe Monaco, che è membro dell’esecutivo dell’Urps (unione delle province siciliane) dove operano alcuni rappresentanti del consiglio provinciale di Enna come Salvatore Lupo (Sinistra Unita), Lorenzo Granata (Udc), Giuseppe Regalbuto (Pdl), Sergio Malfitano (Pdl), Sebastiano Musumeci (Pd), Domenico Bannò (Pd).
“Ci siamo interessati affinché la nostra provincia – afferma il presidente della provincia, Giuseppe Monaco – venisse inserita in un primo stralcio per finanziamenti alle strutture scolastiche elementari e medie e si spera che in un secondo stralcio i finanziamenti riguardino le scuole superiori”.
In Sicilia gli interventi saranno 296 con un importo di poco più di 36 milioni di euro. In provincia di Enna sono interessati 12 comuni con 26 istituti pari ad un finanziamento di 2 milioni 480 mila euro. Ecco le somme ripartite per comune. Agira (2 plessi): Scuola “Giuseppe Giusti Sinopoli” (140.000 euro), la scuola media “Diodoro Siculo” (210.000 euro); Aidone (1): scuola media “F. Cordova” (50.000); Assoro (2): scuola elementare “I Riccioli” (40.000) e la scuola media “Pantano” (60.000); Barrafranca (3): scuola materna “San Giovannello” (120.000), scuola elementare “Leonardo Sciascia” (70.000) e istituto polivalente “Gino Novelli” (90.000); Calascibetta (1): scuola media “Verga” (60.000); Centuripe (1): scuola media “Verga” (190.000); Enna (1): scuola media “Pascoli” (180.000); Nicosia (6): istituto comprensivo “Alighieri” (160.000), scuola dell’infanzia plesso ex via Giudecca (70.000), scuola media “Pirandello” (50.000), scuola elementare “Randazzo” (50.000), scuola materna plesso Sant’Elena (110.000), scuola elementare “Pirandello” (170.000); Piazza Armerina (4): plesso ” Costantino” di via Machiavelli (80.000), scuola dell’infanzia plesso Canali (50.000), scuola media “Capuana” (60.000), scuola materna “Santa Chiara”- scuola elementare “Teatini” (100.000); Pietraperzia (3): plesso “San Domenico” (30.000), plesso “Verga” (120.0000), istituto comprensivo “Guarnaccia” (80.000); Valguarnera (1): plesso “S. Arena” (100.000); Villarosa (1): istituto comprensivo “De Simone” (40.000).
(Renato Pinnisi)
La lettera di Confindustria Enna del 16 febbraio 2009:
“Carissimo Presidente, Carissimi sigg. Sindaci. I recenti avvenimenti finanziari su scala mondiale ci fanno temere un vicino futuro di crisi economica, che nell’attuale situazione di stallo degli investimenti pubblici rischierà di rendere la nostra realtà produttiva provinciale debole oltre ogni previsione.
E’ indubbio che il ruolo che gli investimenti pubblici svolgono nelle dinamiche economiche, ciò nondimeno da anni assistiamo ad uno stallo su stanziamenti e su progettazione che ci preoccupa enormemente.
Parallelamente assistiamo ad un progressivo degrado del parco viario e del patrimonio immobiliare pubblico specie di quello scolastico che soffre di una cronica mancanza di fondi.
Partendo da queste considerazioni riteniamo che gli strumenti normativi a disposizione consentano oggi di mettere in essere iniziative di finanziamento pubblico/privato in grado di realizzare il duplice obiettivo di riqualificazione del patrimonio infrastrutturale e di non incremento dei costi di gestione e manutenzione degli stessi.
Inoltre lo sviluppo delle fonti rinnovabili ed il potenziale utilizzo delle superfici utili a tal fine, consentono di prevedere il successo di simili iniziative.
In tal senso vi esortiamo a mettere in atto iniziative in tal senso, che troveranno in questa associazione un supporto utile a divulgarne le opportunità, e potranno porre rimedio in tempo utile ai problemi di inadeguatezza impiantistica, strutturale e funzionale del patrimonio immobiliare, specie quello scolastico”.
Il Presidente Avv. Nino Grippaldi