Enna. Confusione politica in consiglio provinciale
Enna-Provincia - 04/09/2010
Enna. Nel corso dei lavori del consiglio provinciale di mercoledì pomeriggio, al momento di trattare la revoca della delega all’assessore Luisa Lantieri, è venuto fuori un dibattito politico molto consistente ed anche caldo, che testimonia lo stato dei rapporti “incandescenti “ che esiste tra il presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, ed i partiti di Centrodestra, mentre nella riunione di giovedì con 11 consiglieri presenti sono stati approvati tutti gli argomenti all’ordine del giorno tra cui debito fuori bilancio e le variazioni di bilancio. Ci sono state accuse e contraccuse, ma il presidente Monaco è stato molto lapidario nella risposta. Infatti, ha dichiarato che “la Provincia si trovava sull’orlo di un precipizio a causa della scarsa collaborazione del suo Pdl ed allora ha deciso di nominare una giunta tecnica, che non ha una maggioranza, ma che d volta in volta, nel rispetto del programma, la chiederà a tutto il consiglio provinciale senza tenere conto che si tratti di centrodestra o centrosinistra”. Il dibattito politico, venuto fuori è stato molto articolato, tanti gli interventi tante le accuse a cominciare da Mario Alloro, capogruppo del Pd, il quale ha dichiarato che Luisa Lantieri è stata eliminata perché alle comunali di Enna aveva appoggiato il centro sinistra; critico Bannò del Pd, il quale ha sottolineato che i punti programmatici dell’amministrazione sono stati evasi, non se ne è realizzato nemmeno uno. Ovviamente il più aggressivo ed il più accusatorio è stato Francesco Spedale, capogruppo del PdL, il quale ha sostenuto che la giunta tecnica era una mossa inutile, che tutto doveva essere portato, nel più breve tempo possibile, all’interno dei partiti, gli unici a poter operare in questo senso. Anche Francesco Comito, capogruppo dell’Udc ,è stato critico con la giunta tecnica e solo se si realizzano i programmi sarà favorevole, mentre ha chiesto al presidente l’azzeramento dei posti d sottogoverno. Paolo Buscemi, che si è staccato leggermente dal Pd, ha dichiarato di appoggiare i programmi se sono validi e di interesse generale. Più crudo Lorenzo Granata, il quale ha dichiarato che i partiti del centrodestra in questi due anni hanno fallito tutto, che si è andati alla corsa dei posti di sottogoverno e non alla realizzazione dei programmi ed ha trattato per grandi linee quale dovrebbe essere l’intervento del presidente Monaco nella vicenda dei rifiuti. Ci sono state botta e risposta tra PdL e MpA. Franco Spedale ha accusato l’MpA di avere paralizzato l’attività della giunta per un anno, Russo, capo gruppo di MpA ha accusato il Pdl di attendismo e di avere solo corso per i posti di sottogoverno; più crudo Franco Catania del MpA, il quale ha chiesto ai consiglieri del Pdl di far capire a tutti se sono nella maggioranza di centrodestra oppure no, se appoggiano il presidente Monaco, e se non sia il caso che si azzerino tutti i posti di sottogoverno.