Enna. Consiglio provinciale vive di alleanze improvvisate ed occasionali

Enna. Le dichiarazioni di guerra aperta tra il presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, dichiarato finiano, ed il deputato regionale Edoardo Leanza, coordinatore provinciale del PdL, ha sostanzialmente sfaldato il centrodestra al consiglio provinciale , dove sostanzialmente non c’è una maggioranza, a meno che Partito Democratico (sette consiglieri) e PdL (6 consiglieri) non decidano di mettersi insieme, cosa che allo stato attuale è decisamente improponibile. Il presidente Monaco ha sfidato l’onorevole Leanza a proporre nei suoi confronti un voto di sfiducia, proposta che appare difficile per il consiglio provinciale, ormai, sul piano politico è una macchia di leopardo e se ci sono cose da decidere, bisognerà aspettare che il Pd esca dall’aula, e che i tre consiglieri dell’Mpa (Catania, Cimino e Russo), i tre del gruppo federato ( Faraci,Crapanzano e Sutera), due consiglieri dell’Udc, ai quali aggiungere l’ex vice presidente del consiglio, Alfredo Colianni del Pli danno complessivamente un gruppo di 9 consiglieri, che, nell’ultime seduta, ha dato la possibilità di approvare le variazioni di bilancio. Nella sostanza il consiglio provinciale vive di alleanze improvvisate ed occasionali, che non può contare su raggruppamenti politici, ma sulla base di argomenti da trattare che possano suscitare l’interesse ora di un gruppo ora dall’altro. Una vita, quindi, difficile, precaria quella del presidente Monaco, che naviga a vista e questa situazione dovrà durare altri due anni con tutte le conseguenze del caso perché è difficile che si possano registrare dei segnali positivi, in quanto le fratture sono molto nette sotto tutti i punti di vista, ma soprattutto di carattere politico. Il presidente Monaco ha una sua giunta provinciale, assessori nominati ad uno ad uno per la loro grande esperienza professionale e che stanno lavorando con un certo impegno per cercare di risolvere alcuni importanti problemi che riguardano la viabilità provinciale, ed in particolare la Nord-Sud e la Panoramica. Una giunta provinciale che va alla ricerca di consensi che può ottenere solo lavorando e facendo bene. In questo momento c’è il distacco della Provincia da determinati enti che costano parecchio per le grane finanze dell’ente, per cui si cerca, con attenzione, di evitare sprechi perché si è sull’orlo di un abisso e bisogna mantenere il patto di stabilità per evitare conseguenze più gravi.