Enna. Sabotaggio Pasquasia, sopralluogo commissione regionale attività produttive

Domani sarà ad Enna il presidente della commissione regionale delle attività produttive Salvino Caputo, che assieme ai componenti della commissione provinciale speciale su Pasquasia, effettuerà un sopralluogo all’interno della miniera, dopo il sabotaggio subito qualche giorno fa con la manomissione dei rubinetti dei trasformatori e l’uscita di tonnellate di olio dielettrico che è altamente inquinante e che potrebbero andare ad inquinare eventuali falde acquifere, esistenti nel sottosuolo. Si è trattato di un’azione decisa a provocare danni notevoli all’interno della miniera, probabilmente per puntare l’accento su questo sito, che potrebbe dare tanto a livello di occupazione ed anche di realizzazione di prodotti, ma che colpevolmente rimane chiuso,mentre i macchinari subiscono l’usura del tempo. La denuncia presentata ai carabinieri della compagnia di Enna ha messo in azione una serie di indagini per cercare di individuare gli autori del sabotaggio, ma anche per cercare di capire perché si è voluto agire per creare danni irreversibili in tutta la zona.
Sull’indagine e sui risultati sino acquisiti viene mantenuto il massimo riserbo, mentre già i tecnici dell’Azienda sanitaria provinciale hanno effettuato dei sopralluoghi per cercare di constatare quali danni hanno provocato due tonnellate di olio dielettrico, dare risposte del perché non c’è una sorveglianza adeguata e come i sabotatori hanno fatto ad entrare all’interno della zona recintata della miniera.
Dopo il sopralluogo del deputato regionale Salvino Caputo, per mercoledì 12 gennaio è prevista una riunione nella sala della giunta provinciale, presenti i rappresentanti dell’assessorato regionale alle attività produttive, l’Azienda Sanitaria provinciale, l’Arpa ed i componenti la commissione provinciale speciale su Pasquasia. Non c’è dubbio che Governo regionale e nazionale sono colpevoli di “assenteismo” nella vicenda Pasquasia, che andava trattata con maggiore responsabilità e soprattutto con maggiore tempestività per cercare di arrivare ad una bonifica del sito, che è importante, e tra l’altro si trova poco distante dalla “riserva naturale di Capodarso”, riserva che potrebbe subire dei danni irreparabili. Il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, aveva promesso un intervento tangibile, addirittura la sua presenza sul luogo, ma sino a questo momento non si è verificato niente di tutto questo. L’olio dielettrico è altamente cancerogeno, per cui la bonifica del sito si rende necessaria ed urgente.